#PER CHI AMA: Southern Blues Rock |
Nello scalciante esordio discografico della one man band milanese, il punkabilly infervorato proposto dalla programmatica "Declaration of Intent" disarciona immediatamente l'ascoltatore con l'unico scopo di scaraventarlo al centro esatto di un polveroso rodeo sonoro, in cui fervono accelerazioni cowpunk ("Mama I Think I'm Drunk"), energia, galoppanti heavy blues ("Wild Lovin' Woman"), alcool sovente ingerito in eccesso, irraggiungibili figure femminili, echi early-70-stoniani ("Howlin' at Your Door"), a tratti marcatamente southern/folk ("Uh hu hu Yeah!" agguanta al lazo gaglioffi del calibro di Zz Top e Bob Seger; "Venus", un'indovinata cover della hit che portò tanta gloria e pochi soldi agli olandesi Shocking Blue nel lontanissimo sessantanove), ammiccamenti glam ("Bad Love Blues"), Jon Spencer (la summenzionata "Declaration..."), incornate e tantissimo slide (per es. nella vol-3-zeppeliniana "Altare", in chiusura). Un album che potreste ascoltarvi con leggerezza in esclusiva compagnia di cinque litri di Bud e di una T-bone di bisonte da un chilo e mezzo. (Alberto Calorosi)
(Self - 2017)
Voto: 65
https://www.facebook.com/onehorseband/
Voto: 65
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