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sabato 24 gennaio 2015

Writhe - The Shrouded Grove

#PER CHI AMA: Post Black, Fen
I Writhe sono tra le band più interessanti che mi sia capitato di ascoltare nell'ultimo anno. Usciti, in realtà uscito (trattasi di one man band, a cura di John D. Reedy) con un EP di due pezzi, per la durata di 20 minuti, il mastermind inglese ha saputo sconvolgermi con un sound che mi ha lasciato senza parole, scosso emotivamente come era tempo che non capitava. Due tracce dicevo: "The Shrouded Grove" si scaglia con un minaccioso concentrato di post black atmosferico, cosi tanto malinconico da lasciarmi straziato e inerme, quasi con le lacrime agli occhi. Poderoso, epico e maestoso, non trovo altre parole per descrivere quello che ho respirato durante l'ascolto della opening track, soprattutto nel break centrale in cui le chitarre lasciano posto ai synth e al vocalizzo tristissimo di un presunto angelo caduto dal cielo. Poi di nuovo esplosioni repentine, squarci nel buio e lo screaming efferato che dilania le carni e distrugge lo spirito. La notte avvolge l'anima nella seconda e plumbea "The Slumbering Council", in cui il bravo musicista inglese si presenta con delicati tocchi di piano, vocals pulite e un sound che progressivamente va via via ingrossandosi, tornando a creare magistrali atmosfere e malinconiche melodie, e in cui le voraci e impietose chitarre black, ci seppelliscono sotto un tumulo d'ossa. Il ritmo forsennato nella seconda metà del brano mi schiaccia lo sterno: troppe e confuse le emozioni che vivo, e troppo complicate decifrarle. Rabbia, euforia, felicità e malinconia collidono tutte in un solo punto, che sia la fine o l'inizio di qualcosa mi è difficile stabilirlo. Provate anche voi allora ad ascoltare questo incredibile EP e dirmi se non vi avrà aperto la testa con le sue dolorose e oscure melodie. Peccato si tratti solo di due pezzi, altrimenti questo poteva dirsi un lavoro "monstre". (Francesco Scarci)