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mercoledì 18 dicembre 2013

The Circle Ends Here - The Division Ahead

#PER CHI AMA: Post-Metal, Post-Hardcore, Cult Of Luna, The Ocean
Lavoro impegnativo quello dei friulani The Circles Ends Here. L'album di stampo post-metal dalle tinte classiche, si apre con "Remiss", un crescendo di chitarra che sfocia rapidamente in un enorme muro sonoro dove emerge la voce in uno scream energico che si vedrà poi mutare in un apprezzatissimo cantato pulito sorretto da delle chitarre eteree. La formula si ripete nelle successive "Rift" e "Porcelain" che però non raggiungono lo stesso impatto della opening track ma mantengono comunque degli ottimi standard compositivi. "Frail" è un ottimo intermezzo dove il combo si scopre con un brano dove fanno da padroni la chitarra acustica ed il pianoforte. La cupa "Trascend" riprende con ritmi più doom, gli stilemi delle prime song riuscendo, probabilmente grazie alla sua semplicità, ad avere un approccio più diretto rispetto le precedenti. Sempre di grand impatto è la succesiva "Nescience" dove, dopo un frenetico preludio batteristico, si innalza furiosa una chitarra ritmica che sprigiona la pura essenza della traccia. La penultima "Lakes" potrebbe essere la chiusura perfetta del disco per le sue atmosfere tastieristiche, ma altro non è che la calma prima della tempesta finale "Monuments", la quale, monolitica ed estremamente potente, ci accompagna in un sussegguirsi di fervore e tranquillità fino alla chiusura dell'opera. La produzione impeccabile rende ogni nota lucente il che rende l'ascolto spiazzante grazie ai giochi di dinamica tra le chitarre pulite, colme di chorus, e i distorti incisivi. I veri protagonisti dell'album però sono la voce e la batteria: la prima sapiente nell'utilizzo dello screaming e del pulito, riesce a cambiare radicalmente l'approccio alle composizioni, mentre la seconda, nonostante la staticità delle sezioni compositive, riesce a rendersi sempre fluida grazie agli innumerevoli giochi ritmici. Chiudendo, questo full lenght è, come detto inizialmente, un lavoro impegnativo poichè necessita di numerosi ascolti per poter assimilare tutte le melodie e le sfumature proposte dal gruppo; ma si sa che gli ascolti che magari sembreranno ostici inizialmente daranno poi grandi soddisfazioni. Bravi! (Kent)

(Memorial Records - 2013)
Voto: 75

https://www.facebook.com/thecircleendshere

venerdì 23 dicembre 2011

The Circle Ends Here - Where Time Leaves the Rest

#PER CHI AMA: Post Metal, Post Hardcore, Sludge, Amia Venera Landscape
L’Italia gode di buona salute, ne sono certo: dopo le ultime recensioni di (EchO), Frangar, ma anche quelle di inizio anno di Amia Venera Landscape, mi ritrovo fra le mani un interessante lavoro di post hardcore, che sebbene quattro tracce, riesce sin da subito a conquistarmi. Partiamo però da un po’ più lontano e cioè dall’elegante formato digipack del cd, dalla desolante foto di copertina (meravigliosa) e dalle foto interne. Quanto alla musica poi, dicevo che siamo al cospetto di un five pieces che propone del post hardcore dalle forti inclinazioni romantico autodistruttive, che mi ha colpito fin dal primo ascolto sulla loro pagina facebook. E cosi “Trace the Line” prima e “Shapes to Black” poi, mostrando l’intemperanza tipica dell’hardcore, soprattutto a livello delle vetrioliche vocals smorzato però da un emozionale cantato pulito, esibiscono sicuramente anche un alone oscuro in grado di conferire alla band un feeling decisamente decadente, che alla fine si dimostrerà come il vero punto di forza di questa giovane band, nata infatti solamente nel 2010. Mi piace il sound della band friulana, aggressiva al punto giusto, melodica quanto basta, malinconica abbastanza per bilanciare la propria aggressività con divagazioni post rock, melmosa a sufficienza per definirsi sludge, decisamente intelligente per proporre un sound vario, fresco, frizzante anche nelle due seguenti “Annihilation of Entire Cities“ (dove addirittura sento echi dei Novembre) e nella conclusiva rabbiosa “Nam”, che va definitivamente ad avvalorare la mia tesi iniziale: l’Italia è sul pezzo, gode di ottima salute, almeno a livello musicale, e i The Circle Ends Here ne sono un’ottima testimonianza. Bella scoperta! (Francesco Scarci)

(Self)
Voto: 80