BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Symph Black |
Ci risiamo, un'altra band di black metal sinfonico... Era il 2001 e i nostri si presentavano con solenne e misteriosa oscurità fin dall'intro, "Paris 1574", per poi subito passare ad attaccare con un classico black metal sinfonico appunto, pure fin troppo classico. Questi olandesi non mi convinsero molto, mi sembrava infatti che la band fosse parecchio fiacca in alcuni punti, seppur salvando comunque tracce come "Wreckage" e "Necropolis". Interessante la voce del cantante, più che altro per la sua stranezza. Sicuramente i nostri avevano una tecnica di alto livello, il chitarrista era davvero bravo così come il tastierista, e a proposito di tecnica, questa a volte tende a prendere il sopravvento, portandoli in direzioni un po' inusuali. "The Crimson Dawn" è la traccia più bella del cd, la versione originale appariva già sul loro primo demo 'When the Cycle Ends', con le parti di flauto e chitarra acustica a donare un'atmosfera sognante, che però andava via via perdendosi con questo nuovo arrangiamento. La produzione si attesta su livelli medi e forse chi ne risente maggiormente è la batteria. Concludo dicendovi che questo cd vi piacerà sicuramente se amate i Dimmu Borgir, giusto per farvi un esempio, perchè gli Ordo Draconis tutto sommato mostravano spunti interessanti (qui e forse ancor di più nei successivi due album/ndr) rimanendo nel limite del symph black. Gli altri vadano avanti. De gustibus non disputandum est.
(Skaldic Art Prod - 2001)
Voto: 65
https://ordodraconis.bandcamp.com/album/the-wing-the-burden
Voto: 65
https://ordodraconis.bandcamp.com/album/the-wing-the-burden