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venerdì 18 luglio 2014

Navalm - Recovery of Sync

#PER CHI AMA: Techno Brutal Death, Cannibal Corpse, Nile
Quintetto ucraino, i Navalm fanno parte di quell'ondata di gruppi provenienti dall'est Europa che si propone come bacino d'utenza primario per quello che riguarda metal ed affini. Il cd in questione, pubblicato per la Metal Scrap Records nel 2013, ci propone un bel gruppo dedito al death estremo con alcune sortite nel technical death metal (in alcuni punti mi hanno ricordato i Nile). 15 tracce che scorrono via senza intoppi, rispettando i canoni dettati dai capolavori del genere (pescare tra le migliori uscite dei Cannibal Corpse, Napalm Death e Pestilence potrebbe esservi d'aiuto per capire in che lidi sonori ci troviamo); le composizioni sono di buon livello, la preparazione del gruppo è invidiabile e i suoni sono più che sufficienti. Non ho idea di quali siano i trend di missaggio in auge dalle parti dell'ex Unione Sovietica, ma sembra che di un bel filtro “effetto grattuggia” sulle vocals proprio non se ne riesca a fare a meno; in questo caso però il cantante riesce a produrre un growl bello tosto e quindi il filtro serve più che altro come aiuto alla povera ugola del singer, martoriata per 40 minuti. Menzione particolare e i miei più sinceri complimenti alla prestazione della sezione ritmica: batteria e soprattutto basso, fanno un figurone sfoderando una performance di livello primario. Bravissimi. Per quello che riguarda la tracklist, mi sento di consigliare le prime due songs “ Let Others Pray” e “Sign” e la mazzata da poco meno di 2 minuti “Frank Decomposition”; molte tracce hanno una durata inferiore ai 2 minuti, esplicando la marcata attitudine del gruppo a spaccare tutto in tempi brevissimi. Poche decelerazioni, i ritmi si mantengono molto alti per tutta la durata, quando si rallenta lo si fa per poco e per dare spazio a svisate di basso (Steve DiGiorgio docet) mai troppo stucchevoli, ma che anzi, aiutano a rendere più edulcorato un contesto che potrebbe risultare fin troppo aspro. Cresce con gli ascolti “Recovery of Sync” e risulta essere una bella sorpresa; niente di fenomenale, ma finisce per farsi volere bene. E per i Navalm può considerarsi un ottimo risultato. (Claudio Catena)

(Metal Scrap Records - 2013) 
Voto: 65