#PER CHI AMA: Post Rock/Doom, Mono, Slint, Tim Hecker, Skepticism |
Due soli brani dalla durata piuttosto lunga e contorta contraddistinguono questo lavoro della oscura band polacca uscita nel 2013 per la Pagan Records. Nel totale di circa diciotto minuti i Furia cercano di creare un ibrido tra musica d'atmosfera minimalistica e rock, o meglio post rock con sonorità che affondano radici nel pagan metal più misantropo. Ci sono delle buone idee che elaborano morbide melodie malinconiche e una buona propensione alla cadenza doom, ma il matrimonio tra le correnti ispiratrici non va mai in porto e raramente ci si sente coinvolti a dovere durante l'ascolto dei due brani. La causa principale è una registrazione sommaria che toglie a batteria, chitarra e alla musica in genere, la sua stessa vitalità. Acerbi suoni, tipici di un primo demo, senza carisma e poco ricercati. La cosa che non si capisce di queste composizioni e che ci lascia con l'amaro in bocca, è proprio la scarsa resa dei brani. Oltremodo rammaricati, dopo aver constatato che la band ha fatto un ottimo lavoro in fase di mixaggio curando dettagli inaspettati. Comunque l'assenza di una voce si fa notare e un taglio dal tipico accenno elettronico in un contesto così tanto post rock e dalle cadenze molto rallentate, risuona scontato e poco incisivo soprattutto se non si calca la mano sulle tecnologie hi-fi o sulla vena doom. Rivedendo molti dettagli, potrebbe anche essere l'inizio per una giusta strada, ma ci vuole un po' più di lucidità nello scegliere da che parte stare; per puntare al potere di Tim Hecker, Goodspeed You! Black Emperor, Slint, Mono o Skepticism bisogna aprire la porta dell'anima e lavorare sodo. (Bob Stoner)
(Pagan Records - 2013)
Voto: 55