#PER CHI AMA: Ambient |
Cestinate i vostri impegni stanotte. Non date forma alle vostre illusioni stanotte. Prendete spazio e tempo per il vostro udito stanotte. Vi porto sulla vetta d’un monte scosceso, illuminato da una falce di luna stanotte. Vi conduco nel mondo dei Brave the Waters in questa mia, vostra notte. 'Chapter 1 – Dawn of Days' parte in sordina con “The New King”. Sorde e mielose sono le sonorità che troverete in questo esordio d’album. Aspettatevi un reiterare di suoni mescolati sino al ricordare quel ripetersi rugginoso di ingranaggi che fanno funzionare un orologio ottocentesco. Sino a qui lo stile ambient fa da padrone. La sorte. La morte. La vita. Il folclore. L’immaginazione. Senza continuare vi presento “Interesting Times”. Un pezzo metallico privo di virtuosismi strumentali, ma degno d’un inneggiare ai Metallica così remoti e sempre attuali. Pretenzioso e subliminale. Il vento sposta foglie dimenticate negli angoli in cui l’autunno le ha relegate, così i suoni che dipanano da “Voice of The Ancient Oak”. È circospetta e flessibile questa grata da cui posso ascoltare i graffiati fatti da chitarre e rabbia. Mi allontano dal sottosuolo visto in ombra e cammino nell’attesa d’una luna che spezzi questo languore, ma con “Journey Through Highwood Forest”, il cielo è buio come asfalto. I suoni di questi urlati in musica ricordano pezzi di vetro spezzati ad arte. È dolore che vive dimenticato in un pezzo di mondo che si guarda senza essere visto. Soffonde dalle mie casse “Setting Up Camp” ed è balsamo per le animosità trapassate attraverso suoni ed acqua ed occhi bagnati di mare e lacrime. Chiude “At The Old Stone Bridge” ed è come stare davvero sotto un vecchio ponte di pietra. L’acqua scorre vicino ai piedi, alle mani, ai sensi che ne sentono il frangersi su pietra ed anima. I Brave the Waters, ci lasciano il loro pezzo da novanta alla fine. Io rimango sulle sponde del fiume in questo silenzio rotto dalla musica e spezzato dal suono della realtà. (Silvia Comencini)
(Self - 2015)
Voto: 75