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sabato 19 dicembre 2020

As We Fight - Black Nails and Bloody Wrists

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Death/Metalcore
La Danimarca non ha mai avuto una scena cosi florida. Nei primi anni 2000 c'erano gli Hatesphere, i Mnemic e gli Smaxone, dopo questi la nazione nordica partorì un’altra band che combinava death melodico e metalcore. Ecco a voi gli As We Fight e il loro debutto sulla lunga distanza (nel 2003 uscì il Mcd 'Darkness of the Apocalypse'), un lavoro appunto che è una commistione di sonorità già allora abusate: chitarre aggressive, voci al vetriolo che si alternano ad animaleschi growling, sprazzi melodici e tanta velocità. Direi che le carte in tavola per un presunto successo ci potevano anche stare, sebbene ancora una certa immaturità aleggiasse nello stile della band, talvolta troppo involuto verso soluzioni anacronistiche per il genere. A differenza di colleghi ben più famosi, gli As We Fight cercavano qualche soluzione alternativa nell’utilizzo di una tastiera dalle spente tinte apocalittiche. Devo ammettere, ad ogni modo, che 'Black Nails and Bloody Wrists' sembrava poter impressionare favorevolmente l’ascoltatore nelle prime quattro tracce, ma successivamente cadeva in un anonimo torpore da cui difficilmente risvegliarsi. Prodotti tuttavia egregiamente negli Antfarm Studios da Tue Madsen, il risultato di questo debut album alla fine risulta essere alquanto scontato e privo di dinamicità, diventando spesso troppo noioso. L'auspicio rimase che i ragazzi si facessero le ossa col tempo (altri due album successivi ahimè non troppo brillanti) cercando di sfruttare meno i trend imperanti e personalizzando maggiormente il proprio sound con idee più originali. Ma tutto fu gettato alle ortiche con lo split della band. (Francesco Scarci)

(Goodlife Recordings - 2004)
Voto: 58

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