#PER CHI AMA: Post Rock, Anathema, Archive |
Quando ho letto il nome Area ed ho visto la cover
cd, ho pensato ad una delle uscite progressive italiane degli anni ’70; poi lo
stereo ha iniziato a suonare la musica del quartetto di Bordeaux, e sono
rimasto piacevolmente colpito dalla proposta di questi promettenti transalpini.
Post rock a basse frequenze, denso di emozioni, ma pure carico di un alto
potenziale energetico, che sembra costantemente sul punto di esplodere. “Proud
Doctors” ne è un esempio con un giro di chitarra e tastiere cadenzato, ma che
lentamente va via via accelerando, cosi come il mio cuore aumenta il suo
battito durante una corsa, prima di prendere il ritmo. “Exit/Escape” ha un
riffing più di matrice post metal che rock, ma quando il vocalist inizia con la
sua litania, sembra di ascoltare piuttosto i Radiohead di “Ok Computer” e il
sound si rilassa, si incupisce, si fa tremendamente nostalgico, andando a
catturare i miei sensi. “Monday Morning, in Japan” è una traccia strumentale
dal ritmo incalzante, che si muove tra stop’n go ed un’appassionata cavalcata,
che introduce la più riflessiva “Dust”, song che torna a muoversi più in
territori electro post rock, con gli inglesi Archive, luce ispiratrice per i
nostri. La voce di Hugo è calda, sinuosa, le chitarre quasi impercettibili,
accompagnano il drumming incessante di Etienne, prima di divampare impetuose,
quasi in territori punk nel nucleo centrale del brano e tornare a dissiparsi
nella seconda parte del brano, per concludere con un finale degno degli ultimi
Anathema. A chiudere questo ottimo cd, ci pensa “North Wind”, altri sei fluidi
minuti di piacere, che vedono i nostri inseguire un po’ il ritmo di “Paranoid
Android” dei già menzionati Radiohead. Che altro dire, se non di avvicinarvi a
questa band, dotata senza ombra di dubbio, di ottime potenzialità. (Francesco
Scarci)
(Self)
Voto: 75