#PER CHI AMA: Post-Hardcore/Post Metal, Cult of Luna |
Di band post rock ne è pieno il mondo, ma sono poche quelle che sanno davvero trasmettere qualcosa e i Winter Dust figurano esattamente tra queste. La carica emotiva dei pezzi contenuti in 'Sense by Erosion' è infatti davvero potente e riesce a smuovere anche quegli animi impietriti dalla routine e dalle ore passate davanti al pc. Una vera cura per l’anima quindi. Le chitarre stratificate in mille layer psichedelici tessono a volte una trama di seta ed in altri casi strati di ferro, come una cotta di maglia impenetrabile. Complice la proficua vena post-hardcore, caratteristica fondante della band, che s'insinua nelle soavi linee melodiche come acido muriatico, la struttura, gli arrangiamenti, nonché la resa su disco della musica dei nostri, risultano sempre brillantemente bilanciate grazie all'opera dietro alla consolle di un egregio Enrico Baraldi. Una fusione tra Sigur Ros e Russian Circle, tra Cult of Luna e Mogwai con violente esplosioni vocali, laceranti grida disperate che rompono la magia degli eterei affreschi allucinogeni per innalzare lo stato mentale ad un’altra dimensione e per allargare violentemente la percezione. Notevole e mio preferito il brano "Duration of Gloom", che nei suoi nove minuti di durata passa per tutti gli ambienti che i Winter Dust riescono a dipingere, divenendo cosi il brano più rappresentativo del disco. Una menzione d’onore anche alla chiusura affidata a "Stay" con i suoi soffici ambienti di pianoforte che ci cullano fino alla fine del disco. Ascoltare i Winter Dust è come starsene stesi sull'erba, con il viso proiettato a guardare le stelle di notte e avere la netta sensazione di vedere i movimenti degli astri, di capire come si sfiorano nella loro eterna danza e di sapere che in fondo, non siamo altro che degli ammassi di cellule su una roccia lanciata nello spazio a centomila km/h. (Matteo Baldi)
(Dischi Sotterranei - 2018)
Voto: 80