#PER CHI AMA: Progressive Hardcore,
Mastodon, Unsane
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Eccezionalmente particolare questo lavoro dei Dogs For Breakfast, trio di Cuneo dedito ad un genere difficilmente definibile, complementare di numerose influenze, non solo dal punto di vista compositivo ma anche sonoro, quel "un po' di tutto ciò che piace alla gente" che negli ultimi anni affolla le uscite della case discografiche, ma che i Dogs For Breakfast stilano con particolare personalità. Già dall'opener "January 21" rimango piacevolmente sorpreso: riff granitici, esplosioni di volume e ritmi ipnotici caratterizzano le tracce che scorrono piacevolmente nel loro complesso, più che trascinando, incuriosendo l'ascoltatore grazie all'alchimia realizzata dal combo piemontese. Non è la modaiola sequenza di parti sludge e wannabe-hardcore che colpisce, ma un disco costruito su solide tracce, capaci di ritagliarsi il proprio spazio rimanendo collegate nel complesso. Basti infatti ascoltare una composizione come l'allucinante "Tsaatan" o "Red Flowers", collegate grazie al filo di una rabbia interiore che trova il suo picco nella terza traccia senza titolo, ovvero un naufragio droneggiante dove viene urlato il titolo di quest'album, 'The Sun Left These Places'. Un'opera che nel suo complesso risulterà decisamente valida, riuscendo a portare in Italia delle sonorità approcciate solo da pochi nell'ultimo decennio. (Kent)
(Subsound Records - 2013)
Voto: 75