#PER CHI AMA: Post Hardcore, Isis, Mastodon, Yakuza |
La Francia si riconferma terra sacra e fertile per l'underground dedito al post core più interessante e prolifico. Gli Enola vengono da Tolosa e sfornano un album dal titolo 'The Light Fröm Below' che supera ogni mia aspettativa. Post core per attitudine, alternativo di nascita ed emotivamente spinto per carattere. Dentro questo scrigno sonoro possiamo trovare di tutto, dall'heavy psichedelia astrale dei Mastodon alla fisicità stregata di Yakuza, Eyehategod e Converge, dalle ali illuminate del suono degli Isis all'allucinata urgenza creativa divergente degli At the Drive In e chissà quante altre band vi verranno in mente nel riascoltarli più volte. Il fatto è, che la bravura indiscussa del quintetto francese fa scivolare la musica tra i vari stili musicali estremi con una facilità spiazzante. Restando fermi dell'idea che a renderli ancora più interessanti è il loro modo di mantenere alta l'originalità nelle composizioni, quell'identità che (mi si perdoni il paragone!) mi rimanda con nostalgia alla veste più selvaggia dei compianti Noir Desir (quelli di 'Tostaky' del 1992). Certo, gli Enola vengono da un altro pianeta, sono molto più potenti, suonano parti melodiche intense e magmatiche, hanno energia da vendere, attingono anche dal nu metal (vedi System of a Down) e riescono ad aggiungere un'emotività così reale e vitale che in pochi nel genere sanno ancora far pulsare. Tecnicamente ben preparati, vocalmente sicuri, due chitarre ben congeniate e talentuose, un ordigno di cinque brani pronto ad esplodere tra le vostre mani senza pietà. Questi indomabili musicisti francesi non si sono risparmiati nel comporre e suonare quest'album e si sente dalla prima all'ultima nota, tutto per la gioia dei nostri timpani. Calcolate un nuovo amore per la vostra collezione di post core, nel sotterraneo francese vi attende qualcosa di atomico... Enola! Da avere!!! (Bob Stoner)
(Self - 2014)
Voto: 80