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| #PER CHI AMA: Metalcore/Thrash Progressive |
In un'epoca in cui il metalcore si divide tra revival nostalgici e ibridazioni pop-oriented, i Trivium rimangono probabilmente un faro di integrità, una band che dal 1999 a oggi, ha definito il genere con un mix di tecnicismo thrash e melodia catchy, influenzando acts come As I Lay Dying o Bullet for My Valentine. La band, peraltro ultimamente impegnata in un tour in Nord America, per dare ulteriori segnali ai propri fan, ha pensato di far loro un regalo per Halloween, rilasciando questo 'Struck Dead', giusto tre pezzi per sottolineare quanto siano in forma oggi i nostri e sempre avvezzi a spaccare culi a destra e a manca. Non servono troppi convenevoli infatti a "Bury Me With the Screams" per far capire che il terzetto di Orlando, rimasto orfano dopo questo EP del drummer Alex Bent, rimane sempre uno dei migliori interpreti del metalcore, quello pesante e incazzato, ma sempre dotato di venature melodiche. Non ingannino infatti gli ostici giri ritmici che l'opener e la titletrack ci regalano, dando sfoggio peraltro di grande tecnica e al contempo freschezza sonica che si palesa attraverso cavalcate violente e incessanti, manco fosse l'ultima grandinata che ha messo ko la mia automobile. La band picchia di brutto, ma è sempre pronta a smussare le spigolature del proprio sound cambiando il registro vocale, regalando splendide linee melodiche, graffianti assoli (quello della title track sembra preso in prestito dagli Slayer) o una tribalità inaspettata nelle percussioni (ascoltatevi bene la seconda parte della title track, un brano comunque notevole, tra i migliori della band). La terza "Six Walls" sembrare partire con più miti consigli, viste le chitarre acustiche, ma niente paura, i nostri tornano a pestare che è un piacere in un pezzo quadrato, che vede in stop'n go da paura, una serie di assoli affilati come una lama di un rasoio (il penultimo sembra esser stato preso in prestito dagli Helloween), e una prova a dir poco monumentale dietro alle pelli di Alex Bent. Peccato solo un finale in fade out, che io detesto a dir poco. Nonostante questa piccola imperfezione, i Trivium ci sono, rimangono ben centrati sull'obiettivo e sono pronti a spezzare le gambe a tutti, statene certi. (Francesco Scarci)
(Roadrunner Records - 2025)
Voto: 75
