#PER CHI AMA: Black Shoegaze, Depressive Rock,
Katatonia
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Mi piace proprio la svolta che ha preso il metallo oscuro negli ultimi anni. Una moltitudine di band orientate verso il black o il doom, sta crescendo in tutto il mondo, portando dentro di esse il seme dello shoegaze, del post e del depressive. Di esempi ce ne sarebbero a camionate, basta cercare anche qui nel Pit. Uno di questi famigerati gruppi sono gli In My Shiver, giovine band proveniente dalle Marche, trio che, fortunatamente, ha capito come fare musica in questi dolorosi anni. Il problema (o presunto tale) è che questo disco è veramente, ma veramente figo. L'artwork progressista sembra rappresentare l'ormai irreversibile sviluppo (o decadimento?) del mondo moderno, dove non si sta tanto male e rivolgendosi ai musicisti più true che ancora fanno le foto nei boschi, pare proprio dire "Guarda che è oramai è così la vita, ed anche la musica: svegliati fuori". L'album si erge grazie a delicate melodie a tempi rallentati simili al doom tipico die primi Katatonia, affiancati a tetri tremolo picking ed efficaci cambi di tempo, i quali sfiorano il massimo della tendenza black, proposta dalla band di Camerino. Non c'è nessuna traccia così eccitante da elevarsi sopra le altre, eppure quest'opera riesce a dimostrare la sua spiccata personalità e non cadere nella monotonia, grazie ad un songwriting fresco e ricco di idee. Quasi cinquanta minuti di oscura malinconia che passano senza accorgersene. (Kent)
(Solitude And Despair Music)
Voto: 80