#PER CHI AMA: Gothic Doom, Paradise Lost, Moonspell, primi The Gathering |
Lo scambio dei cd tra band è diventato ormai un appuntamento fisso per noi cultori della musica fuori dal mainstream e che cerca di darsi una mano come può. E così mi ritrovo tra le mani questo 'She is a Witch', album che contiene otto brani frutto di un lungo lavoro (il primo EP vede la luce nel 2006) voluto fortemente dal quartetto di Varese. Sidhe in gaelico significa popolo delle colline o popolo fatato e questo rispecchia il concept di una band che abbraccia il pagan rock, il gothic, il doom e la wicca (celebrazione della natura come forma di culto/religione). Ed è proprio questo modo di essere e suonare che mi è piaciuto assai, dopo tanto satanismo scontato di alcune band finte-black metal e affini, metterci coerenza in quello che fa ripaga sempre. Sin da subito ci si accorge che lo standard qualitativo della band è molto alto: i suoni di chitarre e basso sono buoni, forse qualcosa in più si poteva fare per la batteria, ma sono dettagli. Comunque è quello che ti aspetti da una band matura, che sa quello che vuole e quando entra in studio non si fa prendere dal morbo che colpisce nel momento in cui ti trovi davanti tanta (troppa) tecnologia a tua disposizione. E poi la voce di Tytanja è ammaliante, piena di carattere e pronta a catturare chiunque ascolti almeno una strofa da lei intonata. Ma oltre ai suoni c'è molto altro. Infatti "The Wheel of the Year" apre questo album ed è una traccia ben costruita e sviluppata allo stesso modo. Potente e poetica, dove i riff si accostano perfettamente al cantato e sono lontani dal classico doom tenebroso e opprimente. La giusta dose di ritmica e break che ti appaga mentre le note scorrono potenti e sincere. "L'Incantesimo" è la terza traccia e nonostante la ritmica lenta, ha quella giusta dose di epico che piace, poi incalza verso la fine quando la ritmica raddoppia. La mia preferita è sicuramente la title track: grande riff di chitarra e arrangiamenti ottimamente studiati. Come pure le seconde voci e i break messi al punto giusto per dare tono ad una canzone che può insegnare molto a tante band, anche blasonate. Ho apprezzato anche il fatto che non ci sono voli pindarici fatti di assoli infiniti che alla fine dei conti non lasciano granché a livello emozionale. I Sidhe si distinguono anche perché passano tranquillamente dal cantato in inglese (ottima la pronuncia della vocalist) all'italiano, a volte anche all'interno della stessa traccia e ci sono anche passaggi in una lingua a me sconosciuta (che ipotizzo essere il gaelico). L'album è scaricabile gratuitamente qui : http://gothicworld.bandcamp.com/album/she-is-a-witch e se vi capita di ascoltarli dal vivo, accaparratevi il cd. Bravi ragazzi, ora non fateci aspettare troppo per un nuovo lavoro. (Michele Montanari)
(Self - 2012)
Voto: 75