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lunedì 29 agosto 2022

Robert Plant - Carry Fire

#PER CHI AMA: Hard Rock
Pilloline di esoterismo fai-da-te ("Carry Fire" e "A Way With Words"), senili blandizie amorose ("The May Queen" e "Season's Song") ed una spolveratina di indignato apocalittismo fuori tempo massimo ("Carving up the World Again…") giusto per dare sapore. E un paio di vezzose canzoni tematicamente sincratiche (blandizie plus esoterismo: "Keep it Hid"; esoterismo plus apocalittismo: "New World..."). Ammettiamolo: i testi di Robert Centrotavola Plant non sono mai stati il suo forte. In questo secondo album, le sonorità dei sensazionali traslatori spaziali si attenuano rispetto al precedente, pirotecnicissimo 'Lullaby... and the Ceaseless Roar', laddove però gli orizzonti tendono persino ad ampliarsi. E se da un lato "The May Queen! rievoca quel sublime folk malinconico che dilagava più di cinquant'anni or sono nel piucchesublime 'Led Zeppelin III', dall'altro "Carving up the World Again..." potrebbe ricordarvi una specie di versione etno-grunge degli Honeydrippers. Non scompaiono mai, o quasi mai (uh, forse soltanto nel rockabilly dire-artritico "Bones of Saints"), certi riverberi etno-ludici ("Dance with You Tonight", "A Way With Words" e la stessa "New World...") soltanto occasionalmente preminenti (la maghrebina title track). La tecno-rarefatta "Bluebirds Over the Mountain" sarebbe una cover del retro del primo (e unico) misconosciuto 45 giri del piucchemisconosciuto Ersel Hickey, che a sua volta vi sembrerà una sorta di rivisitazione rockabilly di "My Bonnie Lies Over the Ocean" (noto brano popolare scozzese). Ma solo dopo aver inalato una piuccheconsistente quantità di THC. (Alberto Calorosi)

(Nonesuch Records - 2017)
Voto: 60

https://www.robertplant.com/