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martedì 24 settembre 2024

Paganizer - Forest of Shub Niggurath

#PER CHI AMA: Swedish Death
Ma qualcuno prima o poi avrà il coraggio di dire che questo modo di suonare ha un po' rotto il cazzo? Sto parlando del tipico sound di Stoccolma di primi anni '90 (scuola Entombed, Dismember, Grave, tanto per capirci) e di cui probabilmente, i Paganizer sono rimasti gli unici veri eredi e interpreti. In attesa di ascoltare il nuovo Lp, atteso per novembre, ecco arrivare un EP a scaldarci in queste fresche serate autunnali, il lovecraftiano 'Forest of Shub Niggurath'. La proposta? Facile da immaginare, visto che il marchio di fabbrica del quartetto svedese guidato da Rogga Johansson, è rimasto più o meno inalterato negli ultimi 26 anni, esprimendo quel classico sound svedese che ripercorre in tutto e per tutto, le gesta degli Entombed di 'Left Hand Path', cosi intriso anche di venature hardcore. E cosi, le sei tracce che si stagliano di fronte a noi, si mostrano come brevi laceranti frustate sulla schiena, contraddistinte da chitarre veloci e super compresse, buone aperture melodiche (ormai un po' scontate, a dire il vero), voci al vetriolo, un'ottima produzione e poco altro, che forse farà felici i soli fan degli scandinavi, evidentemente, grandi collezionisti di release dei nostri (all'attivo oltre 50 uscite!!). La mia song preferita? L'ultra veloce "A Foul Creature". Però fossi in voi, mi andrei a cercare i vecchi classici dei maestri di primi anni '90. (Francesco Scarci)