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mercoledì 5 novembre 2014

+1476+ – Edgar Allan Poe: A Life Of Hope & Despair

#PER CHI AMA: Soundtracks, Gothic, Neoclassical, Ambient, Ulver
Di questo duo del New England abbiamo avuto già modo di parlare lo scorso anno, in occasione della splendida accoppiata 'Wildwood'/'The Nightlife', che li rivelava come band interessantissima ed estremamente eclettica, ed oggi torniamo ad occuparcene in concomitanza con l’uscita di questo nuovo, particolare lavoro. Per l’occasione i 1476 ci hanno concesso una lunga ed ricchissima intervista (la prima di una, si spera, lunga serie per il Pozzo) in cui ci hanno parlato, tra le altre cose, anche di questo loro nuovo lavoro. Come si intuisce dal titolo, si tratta di musica ispirata alla vita di Edgar Allan Poe, una vera e propria colonna sonora per una mostra dedicata al grande scrittore americano da una galleria d’arte di Salem. Il gruppo si è buttato con entusiasmo nel progetto, prendendo ad ispirazione la vita piú che le opere di Poe. Il risultato sono otto brani, per 44 minuti di musica, per la gran parte strumentali, dalle atmosfere drammatiche e sempre estremamente suggestive. Per lo piú incentrate sul pianoforte, nelle otto composizioni si alternano momenti puramente neoclassici ad altri vicini all’ambient piú sinistro e meno rassicurante in cui fanno la loro comparsa gli archi, chitarre acustiche ma anche droni e beat elettronic. Loro stessi, nell’intervista, arrivano a definire questo lavoro come il risultato di un’accoppiamento tra Chopin e Ulver (!). Si prenda ad esempio l’iniziale "A Circle of Hope & Despair", drammatica e ottocentesca, o la raggelante elettronica di "Extranction Environs". L’unica vera e propria canzone, "A Circle is Eternal", è una fenomenale cavalcata di sette minuti, che mette in mostra la straordinaria capacità dei nostri di costruire crescendo emozionanti, oltre a confermare le doti vocali di Robb Kavjian, mentre per tutto il resto del programma ad incantare è soprattutto la perizia pianistica di Neil DeRosa. Lavoro di sicuro molto particolare e certamente interlocutorio, che serve come succoso antipasto per un nuovo album (pronto al 75%, come ci rivela lo stesso Robb) e che rivela una faccia inedita del combo americano, in grado di affascinare e ammaliare con oscure arti di seduzione. Inafferrabili. (Mauro Catena)

(Seraphim House - 2014)
Voto: 70

http://www.1476cult.com/