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lunedì 27 agosto 2018

Pestilence - Consuming Impulse

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Techno Death, Morbid Angel
Il secondo album dell'immarcescibile collettivo olandese il cui primo, peristaltico demo porta il brodoso titolo di 'Dysentery', esplora un thrash-speed ipercinetico ("The Trauma" e "Dehydrated") microbiologicamente popolato da repentini cambi di tempo e ritmo-riffoni ga-ga-ga. Si disserta, con stuzzicante dovizia di dettagli, di ascessi, eviscerazioni, marcescenze varie e, per estensione, di ogni forma di mutiazione e degenerazione, possibilmente associata al dolore, dei tessuti umani, tanto che l'unica possibilità di evasione da cotanti laceratissimi sensi sembrerebbe la sospensione criogenica, cfr. "Suspended Animation" (a state of bliss?) e "Echoes of Death" (feat. un brevissimo solo, pensate, di tastiera). Non mancano pipponismi preterintenzionali sull'ecologia ("The Process of Suffocation"), sul degrado morale ("Chronic Infection") e sulla violenza intrinseca nella religione ("Reduced to Ashes" e "Deify Thy Master"). Brutale, limpido, ultraveloce, asfittico, infetto. Cult album, imprescindibile per qualcuno, tra i vagiti del neonato death-metal. E una copertina senza dubbio brulicante, da confrontare con quella di 'Straight Between the Eyes' dei Rainbow. Come? Non riuscite a immaginarvelo, un vagito death-metal? Dite sul serio? (Alberto Calorosi)