#PER CHI AMA: Stoner Rock |
Altra stoner band mittleuropea e precisamente un trio che si muove tra Linz e Berlino, giovani musicisti che si lanciano a capofitto nell'onirico mondo fatto di fuzz e basse frequenze con questo EP di tre brani. Tra le influenze dichiarate ci sono Pink Floyd e Neil Young, il che permette ai TIMESTONE di esplorare sonorità psichedeliche, distorsione meno sature a favore di una maggiore dinamica e profondità del suono. La chitarra infatti sfodera riffs al limite del post rock avendo così meno restrizioni dettate da un solo genere. E "All Wrong" conferma: il brano inizia con un arpeggio di chitarra ricco di delay e distorsione appena accennata. La batteria è molto minimalista, quasi synth pop, mentre il basso è un protagonista sommesso per grand parte del brano. Il vocalist interpreta bene il suo ruolo e sfruttando il suo timbro roco seppur non stagionato, enfatizza a dovere le atmosfere senza cadere nel ridicolo. Verso la fine il brano s'ingrossa, lasciandosi alle spalle i precedenti dieci minuti di calma apparente e lanciandosi in una breve cavalcata, quasi ad anticipare il lato ancora nascosto della band. "Shadow" è sicuramente il brano più riuscito, ben bilanciato e neanche troppo scontato a livello compositivo e di arrangiamento. Qui la chitarra si lancia in un bell'assolo che ricorda un tizio di nome David G., sia per suono che per struttura. Il basso è ben presente in tutta la registrazione, lineare e potente, mentre la batteria rimane forse troppo in disparte e il suono minimalista ruba profondità a tutto il lavoro fatto per gli altri strumenti. Spero che questo fatto si limiti alla registrazione dell'EP per motivi che posso solo immaginare, altrimenti è una scelta che può spiazzare. Nel complesso un EP che fa il suo dovere e presenta la band e le sue potenzialità. Aspettiamo il seguito. (Michele Montanari)
(Self - 2014)
Voto: 70