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domenica 15 aprile 2018

Prophets of Rage - S/t

#PER CHI AMA: Rap Metal, Rage Against the Machine
Più che rabbiose canzoni di protesta o gloriosi inni alla ribellione, la sedicente controffensiva dei Profeti della Rabbia (codificata in "The Counteroffensive", appunto) consiste di dodici generici brontolamenti da novantesimo minuto sulla coscienza di classe ("Strenght in Numbers"), la disuguaglianza sociale (la 110 di "Living on the 110" sarebbe l'autostrada che conduce alle zone residenziali di Los Angeles, lungo la quale vivrebbero migliaia di homeless in condizioni di estrema povertà), la privacy (già, la privacy, in "Take me Higher"), la menzogna del sogno americano (seguite il testo "Bombs droppin on cities where kids play / soldiers fallin' in the name of freedom hey / civilians buried in the rubble where dreams die / politicians spew lie after fuckin lie" di "Unfuck the World" e divertitevi a contarne i luoghi comuni). Le canzoni sono vecchie outtakes dei R-A-T-M e si sente ("20 kilotons of explosive rock’n’roll music of the R-A-T-M catalog", commenta in un'intervista Ottimismo Morello itself) ma il suono è indubitabilmente quello R-A-T-M (anche Audioslave, in "Legalize me" e "Take me Higher"), il tocco laser-chitarristico è inconfondibilmente quello di Ottimismo M. e il rapping è inconfutabilmente quello di Baperino-Real e voi, insomma, per quanto sia difficile ammetterlo in pubblico, voi per quelle cose lì ci avete un fottutissimo debole e non sapete proprio come giustificarvi. E perché poi dovreste? (Alberto Calorosi)

(Fantasy Records - 2017)
Voto: 70

http://prophetsofrage.com/