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giovedì 17 febbraio 2011

Ilid - The Shadow Over Arkham


Produzione italiana in arrivo? Rock dalla voce femminile suadente ? Il buon Franz ha pensato bene di passarmi questo EP e quindi non lo deludo. Gli ILID sono una band toscana (Firenze, Pisa e Viareggio se non vado errato) composta fondamentalmente dalla vocalist Natascia e dal chitarrista Ronny, gli altri elementi sono menzionati sul retro dell' EP ma dal sito web deduco che il resto della line up passa in secondo piano; probabilmente sono elementi intercambiabili a seconda delle occasioni. I nostri si distinguono per un Gothic Rock alla Evanescence, se vogliamo collocarli in un panorama delle grandi Major e la qualità della produzione è al di sopra della media, probabilmente un' ala protettiva accompagna la band nel loro percorso. Natascia risulta avere una voce personale che richiama molto Shirley Manson (Garbage), anche se siamo distanti miglia e miglia dal carisma della piccola scozzese. Il cd apre con "Sacred", breve loop di batteria elettronico e suoni delicatamente distorti, il giusto per fondersi con la dolce voce che interpreta bene il pezzo. La struttura della canzone risulta ben bilanciata, anche negli arrangiamenti, ma ne risulta un pezzo molto commerciale già pronto per gli scaffali dei grandi store. My favourite song. Il secondo brano "Envenomation" risulta di discreta fattura, ottima intro di piano e chitarre un pò nasali per i miei gusti ma tutto sommato pezzo godibile anche se non decolla mai e rimane sul malinconico per quattro minuti abbondanti. "The Grief" dimostra invece una ricerca ancora maggiore negli arrangiamenti e nei suoni, infatti le chitarre risultano più aggressive, con un riff che guida la canzone per tutta la durata. Finalmente oserei dire. My favourite song (part II). Anche "Encore" è un buon pezzo, più veloce deli precedenti e ancora una volta Natascia ci permette di gustare al meglio le sue doti. Per i resto lo sviluppo è molto standard, nel susseguirsi di intro, strofa e ritornello. Tendenzialmente direi che tutto il cd è bilanciato al punto giusto; come dicevo in apertura l' impressione è di un prodotto ben confezionato pronto per gli scaffali. Auguro quindi agli ILID un buon successo, anche se curerei meglio la parte artistica cercando di staccarmi dal Gothic commerciale che ormai troneggia. Ma forse è tutto calcolato... (Michele Montanari)

PS: Il retro dell' EP riporta cinque brani ma fisicamente se ne trovano quattro (nessuna traccia fantasma, ho controllato bene). Errore o altro?

(Self)
Voto: 65