Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Cadaveric Crematorium. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cadaveric Crematorium. Mostra tutti i post

martedì 24 giugno 2025

Cadaveric Crematorium - Cry Now, Motherfucker!

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Grind/Death
Veramente interessante questo debutto ormai datato 2001, all'insegna del death-grind, per questa band del bresciano che ha al suo interno membri dei defunti Nadir, non so chi ancora se li ricorda. Comunque i Cadaveric Crematorium sono un’altra cosa! Death-grind d’assalto bello violento e marcio. Questo CD-R (che peraltro ha un artwork professionalmente stampato!), contiene 11 tracce, due delle quali risalenti a un primo periodo senza un batterista ufficiale (e dove infatti abbiamo una drum machine). Gli altri pezzi invece trasudano vero sangue marcio e carne infetta. Ottima l’opener track "Incredibile Hulk", veramente un inno grindcore ai massimi estremi livelli. Da notare alcune influenze dei Cannibal Corpse nel riff centrale della seconda traccia "Butcher?". La produzione di questo lavoro era senz’altro sopra la media e il buon gusto che dimostrato anche nel packaging, li mise sicuramente in mostra come una delle nuove band su cui puntare per il futuro della scena death-grind made in Italy.

martedì 15 gennaio 2013

Cadaveric Crematorium - One of Them


#PER CHI AMA: Brutal Death, Grindcore, Cannabis Corpse
Oramai sapete che il brutal non è proprio il mio genere preferito. Ma questa ennesima fatica dei Cadaveric Crematorium mi lascia veramente soddisfatto dopo il suo ascolto. Sarà per gli elementi grindcore o per la genialità del concept, questo disco ha abbattuto tutto il mio scetticismo e disinteresse. Il vero responsabile della mia attrazione verso quest'album, altro non è che il suono: non è cosi pesante, caotico o fastidioso, come mi aspettavo; eppure la musica proposta è tutta il contrario. Il disco si sviluppa in diciannove tracce per una durata ottimale che oscilla intorno ai tre quarti d'ora, dieci di queste sono le tracce vere e proprie, formate da un'assuefante brutal/grind mentre le restanti nove, identificate da lettere dell'alfabeto greco, sono delle intro/outro, usate sapientemente come ambientazione del concept, dove vengono smascherate le già conosciute doti tecniche e compositive del quartetto bresciano. Sicuramente la cosa che colpisce di più al primo ascolto è l'incredibile sinergia creata dal basso e dalla batteria che fanno della sezione ritmica un muro invalicabile ed un solido terreno, dove i riff spuntano come funghi uno più velenoso dell'altro. La voce non è da meno e grazie ai vari passaggi da scream a growl, riesce a dar maggior risalto alle singole tracce evitando la classica noia da guttural. Ma queste sono le basi sulle quali si fonda il disco perché è pieno di episodi che impreziosiscono ulteriormente l'opera, come cambi di tempo inattesi e incursioni sweepanti a tradimento, tanto per dirne alcune. Non sto qua a raccontarvi la storia di “One of Them”, vi consiglio fortemente di assimilarlo in tutte le sue sfaccettature. (Kent)

(The Spew Records)
Voto: 75

http://www.cadaveric.it/