BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
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#PER CHI AMA: Grind/Jazz |
Abbiamo sempre evidenziato il coraggio e l'originalità dei Cephalic Carnage, qui al secondo disco, e di come, senza tanto timore, abbiano sperimentano un grindcore che raccoglie momenti di pura pazzia musicale con l'inserto di momenti jazz e altri dove regna quella brutalità tanto di voga a inizio millennio. L’album potrebbe sembrare al primo impatto faticoso da ascoltare per intero, ma le 15 canzoni di cui è costituito, sono valide, originali e particolari e potrebbe bastare un secondo passaggio nel vostro stereo, per apprezzare le tantissime idee che questi pazzoidi sono riusciti ad aggiungere ai soliti ritmi grind. Non è da trascurare il buon livello di produzione e registrazione e neppure la particolare copertina pienamente in tema con il disco. L’etichetta ha sempre avuto grande intuito nel ricercare band che suonano questo genere e nel 2000 non si smentì ancora una volta.
(Relapse Records - 2000)
Voto: 75