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lunedì 21 aprile 2025

Mesarthim - Anthropic Bias/Departure

#PER CHI AMA: Cosmic Black
Una delle band più enigmatiche del panorama estremo è sicuramente rappresentata dagli australiani Mesarthim, che se ne escono con questo nuovo 'Anthropic Bias/Departure', che raccoglie in realtà, due singoli usciti rispettivamente nel 2022 e 2024. Ora, che siano due brani, non significa che la durata del lavoro sia esigua, visti i quasi 37 minuti di suoni che il duo aussie ci propone, miscelando, come al solito, elementi di black metal atmosferico con pesanti influenze electro-ambient, in grado di evocare immagini spaziali, attraverso una musica che si muove tra momenti di intensità estrema e fasi più contemplative. Il titolo suggerisce una tematica legata al bias antropico (l'inclinazione umana a vedere se stessi come centrali nell'universo) e alla partenza o all'allontanamento da questo punto di vista. Probabilmente (non ho le liriche nelle mie mani), proprio da questi temi cosmologici, i nostri decollano in direzione della loro galassia lontana, sprigionando quel propellente sonoro che si muove lungo le coordinate di un black atmosferico, su cui pennellare quei deliziosi grovigli di synth pulsanti. E poi, proprio su questi due elementi, giocare su un'alternanza tra parti più glaciali di chitarra e partiture elettroniche, che però sulla lunga distanza potrebbero anche stancare, data una certa prolissità nel ripetere certe strutture estetiche. Trattandosi di due soli brani, uno di 17 e l'altro di 19 minuti, non vorrei soffermarmi (e sfiancarvi), descrivendoli nei minimi dettagli. Le peculiarità rimangono infatti le medesime dei precedenti sei album e nove EP, garantendo quindi quelle classiche progressioni melodiche, corredate da un (ab)uso nell'utilizzo dei synth, su cui poi si stagliano le screaming vocals del cantante. Ecco, quindi niente di nuovo sul fronte orientale, tanta buona musica che ha un solo difetto: rischiare di diventare scontata. (Francesco Scarci)

mercoledì 30 giugno 2021

Mesarthim - Vacuum Solution

#PER CHI AMA: Electro/Cosmic Black
Il misterioso duo australiano dei Mesarthim torna con una nuova release che va a renderne più cospicua la discografia. Sempre sotto la guida esperta della nostrana Avantgarde Records e con un concept perennemente ispirato alla cosmologia, la band ci propone un sound ancora una volta intrigante, in grado di miscelare cosmic black con elettronica e space rock, in un favoloso mix di melodie che si esplicano alla grande lungo le cinque tracce qui incluse. Quello che più ho apprezzato di 'Vacuum Solution' è sicuramente l'utilizzo dei synth nella memorabile title track posta in apertura, che è impossibile non memorizzare e arrivare quasi a fischiettare. Non me ne vogliano i due musicisti australiani, ma questa rischia di essere una delle canzoni più melodiche della loro discografia, sebbene le screaming vocals provino a mantenere un ancoraggio con le produzioni precedenti. Certo che quel finale quasi EBM rischia di stravolgere (positivamente sia chiaro) il pensiero che mi lega da sempre ai Mesarthim. Con "Matter and Energy" le cose sembrano complicarsi ulteriormente, lasciandosi penetrare sempre più dal beat techno elettronico, con il solo cantato black a mantenere un ponte di connessione con la musica estrema. Con "Heliocentric Orbit" ci manteniamo in territori affini, con i due che provano a unire quel sound techno dei Samael di metà carriera con la musica trance e le ultime invenzioni vocali (quasi anime giapponesi) degli azeri Violet Cold. Audaci. Impavidi soprattutto in "A Manipuliation Of Numbers", un pezzo che prende in prestito le tastierine del dungeon synth e le mette a servizio di un sound più etereo che comunque riflette il trademark dei nostri. A chiudere, ecco "Absence" con il suo ambient nudo e crudo, una sorta di colonna sonora di film stile "Interstellar" o "Gravity", che chiude l'ennesimo viaggio nello spazio di questi due sognatori australiani. Ah, una piccola curiosità: l'artwork di copertina è realmente una foto della Nasa. (Francesco Scarci)