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mercoledì 16 aprile 2025

Gonemage - Entranced by the Ice Storm

#PER CHI AMA: Experimental Black Metal
Dallas, Texas: è da qui che arrivano i Gonemage, la creatura solitaria di tal Galimgim che propone un EP di due pezzi che dovrebbe fare da apripista al nuovo album. 'Entranced by the Ice Storm' è cosi un assaggio di quello che ci dovremmo verosimilmente aspettare nel prossimo futuro. Il sound del factotum americano suona come una celebrazione, un frammento di un universo sonoro dove il black sinfonico degli anni ’90 si scontra con l’eco spettrale di sintetizzatori 8-bit e 16-bit, un’ode al caos digitale e alla furia primordiale. In queste due brevi ma dense composizioni, il mastermind statunitense sembra fondere l’eredità black con le texture di un computer anni '80 (ah, il mio bel Commodore 64, che ricordi/nds). È in questo contesto che il sipario si apre con "Entranced by the Ice Storm", una song in cui convivono synth retrò con riff affilati come stalattiti e Galimgim che si palesa dietro al microfono con grim vocals demoniache. L’atmosfera sintetica mi ha evocato un che dei nostri Progenie Terrestre Pura, anche se la proposta della band strizza l'occhio a un symph black industrialoide, contaminato da derive old fashion dei Dødheimsgard. I chiptune della seconda "Giga Axe Beam" pulsano invece come la scheda madre del mio computer mentre ascolto black metal, in un contrasto ipnotico e disorientante, per un esperimento che certo non si piega alle convenzioni, mentre le voci si sdoppiano o forse triplicano, in un tripudio di suoni che sembrano addirittura evocare un che dei Mr. Bungle, in un lavoro che alla fine è tutto da scoprire. (Francesco Scarci)

(Lilang Isla - 2025)
Voto: 69

https://gonemage.bandcamp.com/album/entranced-by-the-ice-storm

venerdì 25 giugno 2021

Gonemage - Mystical Extraction

#PER CHI AMA: Black Sperimentale
Da Dallas, ecco arrivare una nuova one-man-band, capitanata da Garry Brents, in arte Galimgim, uno con una paccata di band sulle spalle tra cui i Cara Neir, forse quella più famosa. In questi nuovi Gonemage, Garry prende le distanze dalle sonorità black (grind)-hardcore della sua band principale e propone, in questo debutto intitolato 'Mystical Extraction', un sound che sembra quasi uscire da un videogioco (un qualcosa tuttavia già palesato nell'ultimo EP 'Phase Out Original Game Soundtrack' dei Cara Neir), una sorta di nintendo-black metal a dir poco ubriacante sin dalle note iniziali di "The Gullying and the Purple Hoax", la folle traccia d'apertura di questo controverso lavoro. Scariche laviche di black e poi d’emblée ecco comparire quelle sonorità tipiche da videogioco anni '80 (la famosa chip music) stagliarsi sotto il maligno tappeto ritmico eretto dal mastermind texano. Assurdo, soprattutto nel finale quasi il musicista statunitense stia giocando a flipper e nel frattempo ci piazzi un pezzo di chitarra blues rock in un arrembante scarica di violenza elettronica. Il black miscelato alla chiptune prosegue ovviamente nelle song successive: "Chained Castle", un po' meno la selvaggia "Dust Merchant", la post-punk "Dream Moat" e via dicendo, avrebbero potuto essere tranquillamente le colonne sonore di una marea di giochi con cui mi dilettavo negli anni '80 con il mio Commodore 64 o con le consolle stile Atari. Ovviamente il feroce screaming magari non avrebbe fatto parte del pacchetto, a meno che non stessimo parlando di giochi stile 'Ghosts 'n Goblins', o di un più recente 'Resident Evil'. La struttura delle song è più o meno simile ovunque, con un'architettura black corrosiva su cui si impianta lo screaming selvaggio di Mr. Brents e tutta l'effettistica synth che potrebbe ricordare ad esempio un altro classicone, 'Pac-man'. Il disco non mi dispiace affatto, vuoi anche per l'aura malinconica di "Uncast" o la furia iconoclasta della conclusiva "Ipinta", che chiude degnamente, con le sue folli modulazioni di frequenza, questa prima stralunata fatica firmata Gonemage. (Francesco Scarci)