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lunedì 9 dicembre 2024

Deamonolith - The Monolithic Cult of Death

#PER CHI AMA: Prog Death
E della serie dove c'è Godz ov War Productions c'è morte e distruzione, ecco a voi i Deamonolith, nuovi alfieri della politica musicale estrema dell'etichetta polacca. Il quintetto, originario di Varsavia, arriva sulla scena con il loro debutto ufficiale, 'The Monolithic Cult of Death', ma l'esperienza dei vari musicisti affonda le proprie radici in altre storiche band come Pandemonium, Lost Soul e Sacriversum. Con un moniker del genere poi e un titolo di questo tipo, che affida a una sola traccia, suddivisa in sei capitoli incentrati sul tema dell'Apocalisse, che volete aspettarvi? Presto detto, death metal, ma non proprio nella sua concezione più purista. Dalle note iniziali di "The Afterfall", si potrebbe desumere una certa assonanza musicale con i primi Opeth, anche se nelle sue accelerazioni, ci troviamo al cospetto di un bel death old fashion super tirato con tutti gli orpelli (growling vocals e blast beat in testa) al posto giusto. Tuttavia, nei momenti più ragionati della seconda "The Ultimate Solution", la componente melodica si fa più presente sia a livello di matrice ritmica che nelle parti più atmosferiche ("The Fall, the Reek & Forlornness"), ma anche in quelle solistiche, che arrivano a evocare addirittura i Nocturnus. Certo, che quando i nostri abbracciano la strada dell'intransigenza (ad esempio nel thrash death di "The Acknowledgment") non ce n'è per nessuno e il rischio più evidente, è quello di cadere nel già sentito. Ciò che deve essere chiaro qui è che invece nulla deve essere dato per ovvio in quello che salta fuori dalle note di questi artisti, visto l'utilizzo di sax in alcune parti solistiche (chi ha detto Pan.thy.monium?) che vanno a contrastare la veemenza di una ritmica che mi ha evocato in più parti anche un che dei primi Vader. E proprio forse quest'alternanza di reminiscenze storiche unite a una più che discreta dose di personalità, rendono l'ascolto di questo concept album decisamente più attento. Prendete ad esempio i dodici minuti e passa di "Conquerors of the Void", che aprono con accattivanti atmosfere orientaleggianti e a cui fanno seguito delle ubriacanti linee di chitarra, ecco, queste rendono la proposta dei Deamonolith sicuramente meno scontata, anche nel voler cercare di trovare a tutti i costi un'etichetta a una proposta qui davvero interessante, tra parti al limite dell'avantgarde, linee vocali pulite, atmosfere orrorifiche e un ottimo compromesso melodico. Insomma, alla fine quello che credevo fosse il classico album death metal, si è tramutato in una inattesa sorpresa che potrebbe entusiasmare sia gli amanti di sonorità ricercate che dei intransigenti puristi del genere. Ben fatto. (Francesco Scarci)

(Godz ov War Productions/Ancient Dead Productions - 2024)
Voto: 75

https://godzovwarproductions.bandcamp.com/album/the-monolithic-cult-of-death