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| #PER CHI AMA: Post Black/Sludge, Made Out of Babies, Red Sparrowes |
Entrare lentamente e in totale stato d'animo degradato, nell'ottica di amare alla follia 'Death Poems', è una sensazione unica, violenta, disturbante quanto illuminante e liberatoria. Sentire l'urlo straziante, carico di tensione, la rabbia, la gelida cognizione della realtà , la morte che, come esprime il titolo di quest'album di debutto della band olandese, si finge affascinante per illuderci ancora una volta, mostrandosi bella in tutta la sua maestosità . Paragonarli ai Battle of Mice e unirli al suono rarefatto, catartico, primitivo degli A Storm of Light, all'estraneità mistica degli Jesu, non è sufficiente per descrivere questo cd autoprodotto dalla qualità davvero notevole. Il ruvido delle loro composizioni si tinge del feeling astratto tipico dei Red Sparowes ma con tratti nervosissimi e virate interstellari, con cataclismi umorali dai connotati doom, ottimi per un brusco ritorno alla realtà più cruda e drammatica. Considerateli sludge e vi avvicinerete ai Fall of Efrafa, pensate agli sperimentalismi black e li immaginerete seguaci dei Solstafir, vedeteli post hardcore e li troverete discepoli dei Made Out of Babies, ascoltateli alternative rock e ammirerete lo spirito selvaggio dei mitici Queen Adreena con la splendida voce femminile (la vocalist Silvia è incredibile!) dalle doti e abilità al di sopra della media, vicina proprio alle delizie della migliore Katie Jane Garside e all'immortale Julie Christmas. Gli undici minuti dell'iniziale "Your Abyss" sono l'eclissi per ogni forma di luce, senza speranza ne via d'uscita, il mondo nero e oscuro vissuto come in un abisso infernale. Questo primo lungo brano, apre l'iniziazione e segna il passo a ciò che ci si deve aspettare dalla musica del combo olandese, un contorto e psichico trattato di moderno doom acido, frammentato e suonato con l'ardore dell'hardcore più lisergico, che in tempi moderni si riassume col termine un po' anonimo di post hardcore. Un album con una personalità fortissima, soluzioni sonore nevrotiche e granitiche che portano avanti il verbo dei già citati Made Out of Babies, che lo amplificano e lo caricano di nuovi stimoli sonici, lo rivisitano e lo rivitalizzano. Siamo di fronte all'emotività fatta musica, quindi, dimenticate i tecnicismi inutili e fatevi investire da questa pioggia di lava incandescente, alla fine ne rimarrete affascinati. Album semplicemente stupendo! (Bob Stoner)
(Self - 2015)
Voto: 90
