Interviews

venerdì 29 giugno 2018

Quiet Riot - Road Rage

#PER CHI AMA: Glam/Hard Rock
Il banchetto che spaccia glammaccio sfuso (l'unoduetre introduttivo è micidiale: uno, il singolo "Can't Get Enough"; due, una "Getaway" comicamente introdotta da una specie di... sì, dev'essere un sitar; tre, "Roll This Joint" "Hold each end uh loosely / lick it up and give it a twist", nel caso vi foste scordati come si fa) è collocato esattamente di fianco a quello del ciabattino che vende scarpe da ginnasitica Mike © e Adibas ©. Osservateli entrambi. Osservate il faccino implume del nuovo frontboy James Durbin e ascoltate la sua vociottina mentre se ne sta lì a recitare la parte del cattivone rock sventrapapere. La sensazione sarà la medesima, quella che vi faceva sghignazzare ogni volta che vi capitava sotto gli occhi la bambolottosa copertina di 'Bad' di Michael Jackson. Coretti, liriche evanescenti come Ceres pisciata nel vicolo, elementari riffettoni ggg-osi degnamente accompagnati dai sempre più banali pattern di batteria di Frankie. Emergono al di sopra del pelo del ridicolo liquido la simil-zeppeliniana "Still Wild" e il quasi-power di "Freak Flag", dove non faticherete a individuare (più che) qualcosa di "The Man Who Sold the World". Ma sicuramente non ci riesce la copertina del disco. A emergere dal ridicolo, intendo. (Alberto Calorosi)

(Frontiers Records - 2017)
Voto: 50

https://www.quietriot.band/