Interviews

domenica 21 novembre 2010

Fangor - The First Sign of Life


Dall’Olanda ecco sopraggiungere una nuova “vecchia” band (esistono infatti dal 1999 ma fino ad ora solo un demo datato 2001 è al loro attivo), che smuove dentro di me immediatamente qualche perplessità già dall’iniziale “Breaking Thoughts”: inizio anonimo, senza un preludio o una intro atmosferica, giusto 2 colpi di batteria e via all’attacco dell’ascoltatore con il loro death melodico, vagamente influenzato da sonorità viking di origine scandinava. Fortunatamente la song si riprende con quel suo alternare sfuriate death ad atmosfere pagane e con parti acustiche assai ispirate (da segnalare un tocco di chitarra spagnola da brividi nel mezzo). La successiva “End of Life” è un brano piatto, farraginoso, costruito su ruvide chitarre death e con growling vocals anonime, nulla da trasmettermi, tanto da avere la forte tentazione di skippare alla successiva “Still Not Knowing”. Fortunatamente si cambia ancora registro, nulla di particolarmente innovativo sia ben chiaro, ma per lo meno si riesce ad annoiarsi molto meno con linee di chitarra vicine allo swedish death (Dark Tranquillity docet), qualche apertura melodica, clean vocals e una parte centrale maestosa nella sua vena sinfonica, tanto da ridestarmi dal torpore in cui mi ero già immerso dopo le prime 2 tracce. Finalmente, che piacere per le mie orecchie che già stavano detestando questo lavoro ed erano pronte a spingermi alla stroncatura totale di questa release. La conclusiva “Deadlight” ci catapulta ancora una volta in altre sonorità, un caos infernale ci aggredisce, suoni completamente destrutturati ci stordiscono, perdo nuovamente la bussola, il che non fa altro che alimentare dubbi e incertezze di quale tipo di musica questo quartetto dei Paesi Bassi suoni realmente. Di sicuro c’è tanto ancora lavoro da fare e tante cose da rivedere e soprattutto risentire per capire maggiormente dove i nostri si possono collocare musicalmente, perché ora come ora la musica dei Fangor non è né carne né pesce… (Francesco Scarci)

(Self)
voto: 60