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venerdì 22 ottobre 2021

Oneiros Way - The Dawn is Near

#PER CHI AMA: Dream Pop/Ethereal Wave
Non proprio il mio genere quello dei milanesi Oneiros Way e forse nemmeno il luogo più adatto quello del Pozzo dei Dannati per parlarvi del loro debut 'The Dawn is Near', tuttavia il disco è fra le mie mani, tanto vale rendervi edotti su questa release. Un lavoro che ci condurrà attraverso le maglie del dream pop, suonato peraltro attraverso l'uso di strumenti analogici, pianoforti acustici, synth, banjo e molto molto altro, il che sottolinea immediatamente come il duo, costituito da Regina e Claudio, faccia della sperimentazione sonora il proprio credo. Una sperimentazione che affonda le proprie radici nel trip-hop dei Massive Attack, cosi come nell'ethereal wave dei Cocteau Twins, ma fortunatamente qualche fraseggio post rock si riesce anche a ritrovare nel corso del disco. L'apertura affidata a "Scura" delinea immediatamente le caratteristiche della band, cosi dark nel loro approccio etereo darkeggiante, con un sound minimalista, delicato e suadente. In "Luna" compare la voce angelica di Regina in apertura ed è come se mi cullasse l'anima, accarezzasse lo spirito, poi è in realtà Claudio a guidare la song attraverso sua voce ed un flebile flusso armonico. In "Glass Bell" emerge qualche stravagante sonorità elettronica con le voci dei due musicisti ad accompagnarci, attraverso il cantato in italiano, in una sorta di fiaba, amplificata da un'effettistica che prova a scuotere un sound, forse talvolta troppo timido. "Alba" prosegue sulla stessa scia delle sonorità delle prime tracce, però il disco, per quanto peculiare esso sia, fatica a coinvolgermi ed emozionarmi. Sembra manchi un guizzo, una melodia vincente, un qualcosa di abbastanza catchy in grado di rapirmi. Questo per dire che c'è ancora molto lavorare per raggiungere vette qualitative. Certo, non mancano spunti interessanti: in "Raining Frogs", ma più in generale, preferisco quando è il cantato femminile ad avere la leadership, cosi caldo, delicato e sensuale. In "Rainfall", i nostri palesano le loro qualità nelle partiture strumentali e nella cinematicità di un sound forse qui più ispirato che altrove, in un incedere comunque oscuro e malinconico. "Immersion" è il singolo scelto dalla band per rappresentare il disco, un esempio di elettronica nebulosa e decadente, che ha qualche passaggio interessante, ma che in linea di massima, è lacunoso di quel quid indispensabile a farmi balzare dalla sedia. Bello poter sperimentare con tutta quel vasto armamentario di strumenti, ma io avrei francamente osato un po' di più, il rischio di sprofondare in un torpore durante l'ascolto di 'The Dawn is Near' rischia di essere molto elevato. (Francesco Scarci)