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venerdì 4 giugno 2021

Thy Ethos - Resurgence of Devastation

#PER CHI AMA: Techno Death
Il Bangladesh per la maggior parte di noi rappresenta una nazione un po' nebulosa, di cui effettivamente non sappiamo granchè. Lo vediamo li accanto al gigante indiano e associamo probabilmente solo immagini funeste di carestie o alluvioni. Eppure è una nazione come tante altre del continente asiatico, dove, udite udite, esiste addirittura una scena metal. E la band di oggi, il quartetto dei Thy Ethos, originario di Rajshahi, è una di queste. La band è alquanto giovane e questo EP di tre pezzi intitolato 'Resurgence of Devastation' non è altro che il loro biglietto da visita di debutto. Il sound dei nostri è affidato ad un brutale quanto tecnico death metal che si snoda dall'iniziale "Antediluvian Anecdote" fino alla conclusiva "Flaxen Ichor", sciorinando ritmiche infuocate e schizofreniche, blast-beat a profusione, growling vocals isteriche, cambi di tempo micidiali, che fondamentalmente ci riportano ad una proposta musicale che è nata e sviluppata negli States negli anni '90. E cosi i nostri si lanciano in fughe al fulmicotone nella funambolica opening track, con le vocals che a mio avviso, cantano però un po' troppo per i miei gusti. Nella seconda "Erudite Grifter", la contraerea si conferma quanto mai sanguinolenta (pure troppo), quasi ci volessero dimostrare quanto suonino veloci tra un rifferama sparato alla velocità della luce e repentini cambi di tempo. Ovviamente è palese che si tratti di una proposta ancora piuttosta acerba, suffragata da una terza traccia che soffre delle medesime difficoltà, anche se qui mi sembra quasi di scorgere una melodia orientaleggiante nel marasma sonoro creato e l'assolo è forse il migliore tra i tre brani. Diciamo che c'è ancora parecchio da lavorare per pensare di poter emergere dal calderone infinito di band che affolla l'underground metallico, per ora una quasi sufficienza. (Francesco Scarci)