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martedì 25 maggio 2021

Half Visible Presence - Three​-​Faced Scapular of Death

#PER CHI AMA: Black Avantgarde
Ecco un disco che mi ha conquistato quasi immediatamente, 'Three​-​Faced Scapular of Death' della one-man band olandese Half Visible Presence. La mente dietro a questo progetto è quella di Arvath, uno che sta dietro anche ai Blutvial, i Delinquentes Infernae e agli Israthoum, una band che abbiamo recensito su queste stesse pagine parecchi anni fa. In questa nuova creatura, il factotum dei Paesi Bassi si dedica ad un black atmosferico, attraverso tre tracce. Le danze si aprono con l'opener "Loss", che privilegia un approccio melodico e sulfureo nel suo lento inesorabile avanzare. Ma l'abilità di Arvath si palesa anche nella scelta stilistica che vede abbinare al black, derive avanguardistiche e parti sghembe che ne giustificano a mio avviso l'approdo alla Duplicate Records. Il pezzo forte è però la seconda song, "Liberation": un cospicuo intro acustico ci consente di entrare in un mondo infausto, ove a regnare è il caos. Ancora ritmiche oblique, growling vocals, parti più atmosferiche a caratterizzare la proposta del nostro ospite di quest'oggi, prima di una splendida ed imprevedibile svolta stilistica, che dal caos primordiale ci introdurrà al paradiso. Si perchè quando Arvath decide di giocarsi la carta emozionale, lo fa davvero con grande classe: cambio di tempo spettacolare (scuola Agalloch), violino strappalacrime in un crescendo fantasmagorico, per cui ho i brividi sulla schiena ancora adesso a distanza di ore e dopo aver ascoltato la traccia almeno una decina di volte. Da urlo, se potessi darei il massimo dei voti solo a questo brano. Visto che manca ancora la conclusiva "Retaliation" e la media la devo fare sui tre pezzi, ahimè dovrò abbassare il mio voto complessivo, anche se è comunque da apprezzare il black mid-tempo di quest'ultima, in un avanzare avant-ritualistico di elevata qualità, che mi spinge a volerne di più. Rimaniamo sintonizzati con gli Half Visible Presence, in attesa del full length di debutto, che si preannuncia davvero come un'uscita assai prelibata. (Francesco Scarci)