Interviews

sabato 22 agosto 2020

Aibag – A Day at the Beach

#PER CHI AMA: Psych Prog, ultimi Anathema, Radiohead
Descrivere un lavoro degli Airbag (band che ho sempre ammirato ma di cui non amo il nome che trovo incoerente con la loro splendida musica) non è mai stato facile. Nessuno degli album usciti fino ad oggi era stato di facile approccio e tutti prevedevano un certo background musicale per comprenderne appieno le varie fonti musicali e sfumature, racchiuse peraltro anche nelle note di questo nuovo capolavoro. 'A Day at the Beach' non vuole infatti essere da meno rispetto ai suoi predecessori e calca ulteriormente la mano sulle tante influenze, puntando su di un sound sentimentale, carico di espressività, unico e dai toni cromatici variegati. Gli Airbag sono una band magnifica, al confine tra liquido rock sofisticato e moderne escursioni elettriche/elettroniche, per un gruppo, purtroppo, ancora troppo sottovalutato dalla scena musicale mondiale. Hanno un suono affascinante i nostri e si presentano come una splendida anomalia, tra gli Anathema più sperimentali di oggi, i Radiohead più votati all'indie rock/elettronica, i Porcupine Tree per ciò che concerne la psichedelia e la perla, 'Marbles' dei Marillion, per quanto riguarda il rock progressivo. Una commistione di intelligenti intrecci musicali di grande spessore, dall'imponente "Machines and Men", brillante singolo di oltre dieci minuti posto in apertura di disco, alla conclusiva "Megalomaniac", lunga e malinconica ballata dalle tinte grigie, ma con intelligenti variazioni sul tema chiaroscuro. La band norvegese è una delle poche realtà che riesce ancora a far dilatare le pupille con il proprio sound, a creare sogni musicali per i propri fans e far scorrere brividi di reale malinconia sulla pelle di chi li ascolta. Inglobano nel loro sound particelle estratte da Placebo e Antimatter, sono raffinatissimi nella loro incessante ricerca di un suono senza tempo, accessibile ma complicato, maturo. Rielaborano sottigliezze pink floydiane e sono quello che gli U2 più recenti dovrebbero essere se solo avessero mantenuto lontanamente, la qualità e la sensibilità artistica di questa band scandinava. Ogni loro brano è una sorta di catarsi mistica, sensuale e profonda espressività musicale. In termini musicali è come elevare ed ampliare la forza emotiva del brano "Meteorites" degli Echo and the Bunnymen e portarlo alla massima potenza sull'intero lotto dei brani. 'A Day at the Beach' è un cd che a pieno titolo si conquista un ruolo da prima donna nell'immenso filone musicale, catalogabile solo con il termine neo progressive, una ricetta originale per un suono moderno, ipnotico, emotivo e tecnicamente eccellente, un'ulteriore affermazione positiva per una band in costante ascesa, che da anni sforna solo ottimi lavori e per cui giustamente, la sempre attenta Karisma Records, non se li è fatti scappare. Ascolto consigliatissimo, per questo ennesimo eccellente album! (Bob Stoner)

(Karisma Records/Dark Essence - 2020)
Voto: 84

https://airbagsound.bandcamp.com/album/a-day-at-the-beach