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martedì 19 novembre 2019

Tome of the Unreplenished/Starless Domain - Epistolary of the Fall

#PER CHI AMA: Experimental Ambient Black
Se degli Starless Domain abbiamo parlato da poco del loro primo lavoro, 'EOS', dovete sapere che i Tome of the Unreplenished sono una band anglo-cipriota formata da membri tra gli altri di Voz de Nenhum e Spectral Lore, tutte band già conosciute qui all'interno del Pozzo. Ma porgiamo l'orecchio attento a questo interessante 'Epistolary of the Fall', split album rilasciato dalla Aesthetic Death. Due soli pezzi per quasi un'ora di musica a farvi capire che ci sarà parecchio da faticare per digerirne l'ascolto. Sono i ciprioti ad avere l'onore di aprire le danze con "Proskynesis", una song (se cosi vogliamo definirla) di quasi 19 minuti che si apre con un rumore in sottofondo, quasi si tratti dell'accensione dei razzi di un'astronave. Non ho idea se dobbiamo attenderci un qualche viaggio intergalattico, ma per non saper nè leggere nè scrivere, io mi allaccio le cinture, pronto ad un balzo temporale a velocità oltre a quelle della luce. La preparazione è di sicuro assai lunga, visto che almeno fino all'ottavo minuto sembra non accadere nulla se non essere circondati da un disturbante rumore. Potrebbe anche essere che questa sia la stravagante proposta della compagine cipriota che affianca al noise, flebili voci in sottofondo ed ipnotiche distorsioni sintetiche che ci accompagneranno da qui alla fine di questo primo capitolo, girovagando per mondi extraterrestri. Esauriti i primi venti minuti del cd, mi viene da pensare che le prospettive siano di un ascolto tutto in discesa, visto che verosimilmente la parte più complicata la dovremmo aver già superata. Questo perchè "CERES", il pezzo degli Starless Domain, ha tutta la forma di una canzone con capo e coda, cosa che mancava nel precedente brano. Chiaro che anche in questo caso, non abbiamo nelle orecchie una musicalità del tutto convenzionale, poichè la band statunitense è portatrice di un oscuro cosmic black metal che prosegue la linea musicale intrapresa con i precedenti 'EOS' e 'ALMA'. La song, come preventivato, è una lunga fuga di quasi 40 minuti tra ritmiche serrate, synth surreali quanto mai freddi e desolanti e demoniache vocals in sottofondo. A supporto di una simile situazione subentrano saltuariamente ampi momenti atmosferici che contribuisco a rendere il tutto ancor più onirico e visionario (soffermatevi al ventesimo minuto per capire di cosa stia parlando). Alla fine, 'Epistolary of the Fall' è un viaggio nel tempo e nello spazio, un'avventura spaziale per sole anime forti che abbiano la mente abbastanza aperta per nuovi interessanti incontri con forme aliene. (Francesco Scarci)