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venerdì 12 luglio 2019

Ordinul Negru - Nostalgia of the Full Moon Nights

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Norwegian Black Metal, Emperor, Immortal
Uscito originariamente nel 2011 per la Banatian Records, ma andato assai presto sold-out, 'Nostalgia of the Full Moon Nights' dei rumeni Ordinul Negru, viene a grande richiesta, riproposto dalla Loud Rage Music, in contemporanea con un'altra release dei nostri uscita nel 2008, 'Lifeless'. Per chi ancora non conoscesse la band di Timişoara, sappia che i nostri sono fautori di un acidissimo black metal, nelle ultime release corredato da aperture atmosferiche, ma che in questi primi episodi fanno in realtà capolino molto di rado. "In the Fullmoon Nights", l'opener del disco, è infatti una rasoiata che richiama i selvaggi anni '90 in Norvegia, un sound all'insegna di ritmiche tiratissime in blast beat e grim vocals. Echi di Dimmu Borgir (era 'For All Tid') affiorano in alcuni millisecondi sinfonici della seconda "Steps Over Time", che delinea accuratamente dove affondano le influenze dei quattro musicisti rumeni. La cosa si ripropone con più ardore nella terza "Crepuscul și Blestem", una traccia che oltre a mostrare ampi segni di sinfonicità, enfatizza con le classiche chitarre in tremolo picking, anche una certa vena malinconica, spezzata poi dalla tumultuosa veemenza black dei nostri. Il disco prosegue su questa falsa riga, infarcendo più o meno copiosamente, la violenta architettura ritmica dei nostri con spettrali inserti tastieristici che mitigano le intemperanze rabbiose offerte dal sound degli Ordinul Negru. I richiami al black anni '90 rimangono comunque molteplici: dai Burzum nella partitura iniziale di "Dark Realm" ai primi Ancient in "Forgotten in Apathy" ma pure echi di Gehenna, primi Immortal, Emperor e compagnia bella, sono più o meno udibili a 360 gradi in tutto il disco, anche quando emergono delle inattese clean vocals in "Beyond Twilight". Il disco alla fine è discreto, considerata peraltro una produzione non certo raffinata, un lavoro che deve stare assolutamente nella collezione dei fan della band rumena. Per gli altri, dò per scontato che nella loro collezione ci sianoin primis i grandi classici del passato, se poi rimane un po' di spazio, beh magari si potrebbe dare anche una chance agli Ordinul Negru. (Francesco Scarci)