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martedì 13 marzo 2018

Laconic Zero - Sun To Death

#PER CHI AMA: Industrial/Electronoise/8-bit/Djent
“Chi vuole recensire un disco programmato col Commodore 64?”. Ovviamente: io! Premo play ma ho già la bava alla bocca, perché adoro la musica folle e perché sono un nerd che ha vissuto a pieno l’esplosione informatica degli anni ’80. Alcune coordinate per capire i Laconic Zero: ogni singolo bit è pensato, scritto e suonato dal norvegese Trond Jensen — già chitarrista e bassista dei Next Life e dei Mindy Misty — che aveva esordito come Laconic Zero la bellezza di 11 anni, fa con l’applaudito 'Tribeca'. Questo secondo lavoro, 'Sun To Death', è un viaggio mesmerizzante di poco meno di mezz’ora, suddiviso in 11 movimenti che raramente superano i 3 minuti l’uno. Poca roba? Aspettate a dirlo. Ogni brano è un condensato multilivello di follia strumentale come non ne sentivo da parecchio, una supernova di bassi distorti, synth gorgoglianti e un tessuto fittissimo di casse, rullanti, percussioni e beat con quel sapore vintage che solo una programmazione old-school in 8 bit è in grado di dare. I primi 10 secondi della opening “Evoke Heat” sono già una dichiarazione di guerra, con quei blast-beat (o dovremmo dire blast-bit?) spietati e quel 6/8 ripetuto all’infinito tra crescendo e calando. “Gladeflicker” ha il sapore dei Ministry sotto acido, sorretto com’è da un synth giocattolo e un basso gorgogliante di distorsione. Reggetevi forte ai vostri neuroni quando entra l’arpeggiator in “Inborn Eclipse”, perché potrebbero scivolarvi tra le dita. Se la coppia “Infractor” e “Into The Plasma” lasciano respirare tra strings lunghi e ipnosi noise, è solo per prendervi nuovamente a pugni in faccia con la velocissima “Diamond Crash” (ah, se gli Shining di 'Blackjazz' fossero nati negli anni ’80!) o la finale “The Sun To Death”, che sembrano i Nine Inch Nails suonati da Super Mario Bros. Non vi spaventi il solo apparente sapore midi dei suoni: non c’è nulla che sappia di antico o vintage, qui. La mente di Trond Jensen è un vero labirinto di metal modernissimo e industrial death, e questo 'Sun To Death' è un inno alla violenza elettronica suonata con cuore, anima e testa, prima ancora che con super produzioni e tecnologie contemporanee. (Stefano Torregrossa)

(Handmade Records - 2018)
Voto: 80

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