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domenica 10 gennaio 2016

Rusty Pacemaker – Ruins

#PER CHI AMA: Gothic/Dark/Alternative
Uscito per la Solanum Records nel 2015, l'ultima fatica della one man band austriaca, Rusty Pacemaker, si muove tra l'alternative e il gothic rock irrorato d'atmosfere dark decadenti. Impressionante il secondo brano "Made of Lies" che a livello sonoro sembra un brano dei The 69 Eyes epoca Brandon Lee, con un cantato che emula come per incanto, la rimpianta ugula punk del Joy Ramone ai tempi di 'Pet Cemetery'. Passando alle vellutate "Ocean of Life" e "Night Angel" (un brano delizioso!) dove il buon Rusty è affiancato in duetto da Lady K si cambia registro, ampliando lo spettro romantico del brano, e configurandolo in una parentesi storica appartenuta gloriosamente ai Theatre of Tragedy. Musica dal potere oscuro e trasversale che usa atmosfere alla Der Blutharsch, una forma di recente punk minimale e alternativo di stanza tra i Mission of Burma e Death of Samantha, mescolandola con la vena buia dei seminali Crisis, pre Death in June e i Damned del periodo gotico. Troviamo un certo gusto per l'oscuro e l'intromissione sovente di interventi dal sapore goth alla Sanguis et Cinis ultimo periodo, tutto prodotto in salsa moderna e dai tratti metal alla A Pale Horse Named Death. Ottima la forma acustica di "Forever" dove il fantasma di Wayne Hussey, orfano dei The Mission, si mette in mostra, poi di corsa verso la fine, continuando a rimescolare le suddette coordinate sonore per un totale di quasi un'ora di onorato gothic rock metal con qualche caduta di stile e balzi in avanti, notevoli ed interessanti. In verità tutto l'album risulta stimolante ma leggermente fuori tempo massimo per il periodo metal attuale, perfetto per chi ha vissuto qualche anno fa il risveglio del rock gotico. In generale 'Ruins' rimane un buon lavoro con alcuni punti al di sopra della media, vedi "Matter Over Mind". Piacevolissimo, completo, lungo ed efficace il'ipnotico brano "Pillow of Silence" posto in chiusura del cd. Infine, ottimo l'artwork di copertina e la produzione. Album dalle qualità tutte da scoprire, destinato ad un pubblico amante di romanticismo e notturni territori gothic rock. Ascolto consigliato. (Bob Stoner)

(Solanum Records - 2015)
Voto: 70