Interviews

sabato 11 ottobre 2014

Chasms - Subtle Bodies

#PER CHI AMA: Dark, Psichedelia, Shoegaze
L'estate è ormai un lontano ricordo, e i Chasms anticipano l'inverno, cogliendomi di sorpresa con un album dai toni freddi e oscuri, dall'anima estremamente malinconica. “N.V.S.” apre l'album ma credo funga più da intro che come brano vero e proprio, ma mi sbaglio. La successiva “Riser” infatti conferma l'anima dark dei nostri, con una musicalità lenta e ossessiva, che sprigiona un fiume emozionale per chi apprezza Dead Can Dance e affini. Le litanie dei Chasms rappresentano la colonna sonora che mi può accompagnare in quei momenti in cui desidero isolarmi dal mondo e vagare solo con la mia mente, come in questo sabato sera di metà ottobre. Eteree voci femminili, sonorità celestiali, riverberi che sembrano appartenere ad un altro mondo, costituiscono la matrice di 'Subtle Bodies'. “Soft Opening” è una stranissima song che si muove tra il noise/drone e il dark wave. Decisamente non il genere adatto da essere ascoltato in spiaggia sotto il sole cocente, sarebbe meglio una stanza buia con le pareti nere come la pece e circondato dal nulla. “When It Comes...” riprende quasi il canonico concetto di canzone, ma le sue linee melodiche, lo stralunato battito del drumming e le sue vocals, non riescono proprio a far breccia dentro la mia anima dai tratti dannati. Lo stesso dicasi per le rimanenti due tracce (di cui sottolineerei la durata di undici minuti della conclusiva e strumentale “Dissolution Into Clear Light”) che propongono il medesimo canovaccio e finiscono solo per annoiarmi. (Francesco Scarci)

(Sleep Genius - 2014)
Voto: 55

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