Interviews

giovedì 9 gennaio 2014

*Shels - Laurentian's Atoll

BACK IN TIME:

#PER CHI AMA: Post Rock
Ripeschiamo un vecchio album degli *Shels e diamogli un bell'ascolto: si parte con "Atoll". Un intro dalla voce graffiata a cappella, svincolato dalle sonorità che ascolteremo. Fate piuttosto partire a volume abnorme “Water”. Adesso sì che iniziamo a ragionare. Chitarra elettrica marciante, voce piacevolmente spartita tra acuti e ritmica di quel ritmo che lascia i neuroni convulsi. Un bel vortice a mezz’aria tra il pop ed il rock. Lasciate che vi stupisca prima di passare al prossimo brano. A metà canzone se volete sorprendere chi avete di fronte, mimate l’onda che il braccio fa, nell’invito ad un lento. Poi fatemi sapere com’è finita! Tintinnare metallico ripetuto. Batteria. Chitarra. Ridondanze sfumatamente accattivanti. Silenzio. Ripresa che è solo preludio al proseguo di questo “Ghost Writer” che mano a mano che scorre, osa. Urla. Satura l’aria di impasti dark estremamente stridenti con il preludio. Che dire di “City of the Swan”? Dico che questo ascolto sembra muoversi come pennellate lamentose melodrammatiche su muri invisibili che si rifiutano di riflettere il suono. Dico ancora che se in “Water” il dualismo tra lento e saturo di suoni, mi aveva convinto, qui aspetto che il brano finisca. Ma pare che all’alternaza non ci sia fine. Accendiamo la luce. Passiamo a “Lights in the Laurentian”. Chiunque di voi almeno una volta avrà ascoltato musiche zen fatte per assecondare il silenzio e godersi una sessione di massaggi aromatici. Ragion per cui se vi è piaciuto il genere, vi consiglio questo brano. Tranquilli questo pezzo è monocorda, inizia e finisce allo stesso modo. Niente paura! L’album prosegue, ma senza sorprese. “Fireflystarrs” e”Wing for Their Smiles” sembrano un ibrido tra i due brani precedenti. Veniamo all’epilogo di questo “Atoll”. Dulcis in fundo. “M”. Se vi è piaciuto questo album, abbassate le luci, condite l’atmosfera con candele ed un rum d’oltreoceano, perché quest’ultimo brano vi da suoni e tempo per meditare. Consigliato l’ascolto a chi si sente un giano bifronte. (Silvia Comencini)