Interviews

sabato 14 dicembre 2013

Anorak – Go up in Smoke

#PER CHI AMA: Hardcore, Zeke, Unsane, Cursed, Converge
Gli Anorak sono una realtà transalpina alla loro terza uscita, questa volta licenziata sotto il patrimonio della Basement Apes Industries. La band si è formata nel 2005 ed è dedita ad un miscuglio sonoro che agglomera il suono più duro dell'hardcore moderno con sperimentazioni post-core, innesti di sanguigno noise rock e abrasive scaglie di sludge metal. Il suono potrebbe rifarsi a band metal come i Nailbomb ma la derivazione moderna dell'hardcore lo fa deviare decisamente verso gli Earth Crisis o i seminali Breach con intromissioni nel mondo accelerato degli Zeke, per quanto riguarda il versante più rock oriented ma con un tocco più underground, dal suono caldo alla Wolverine Blues che a volte si rende più controverso e rallentato, più sperimentale sulla falsariga di Unsane, Cursed o sul versante grindcore dei Pig Destroyer. La tensione è palpabile in tutti i brani, non vi è respiro nemmeno nelle parti più lente. Una performance vocale notevole per potenza e drammaticità, forse leggermente monotona, comunque tesissima, a volte risulta troppo statica contribuendo a rendere il tutto esasperato e pesante all'inverosimile proprio come richiesto dal genere in questione. Il suono claustrofobico da disastro apocalittico è quello prediletto dalla band che ne fa un'arma letale; l'accostamento al grind si deve infatti leggere in questi termini, cercandolo più come attitudine espressiva che musicale. L'album rimane comunque legato a dei connotati noise rock tirati all'estremo ed è una cosa molto interessante, un bel connubio di frequenze d'assalto e melodie dissonanti e incalzanti che rispolverano la verve esplosiva di band come gli Helmet più rumorosi del capolavoro 'In the Meantime' in un contesto decisamente più rude. 'Go up in Smoke' cresce d'interesse ad ogni ascolto e mostra i suoi tanti stati d'animo rivolti al grigio solo dopo svariati ascolti, quindi non lasciatevi scappare l'occasione di dare un ascolto a queste undici tracce impregnate di sudore, disillusione e rabbia. (Bob Stoner)

(Basement Apes Industries - 2013)
Voto: 65