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martedì 12 novembre 2013

Evilness – Unreachable Clarity

#PER CHI AMA: Thrash/Death/Metalcore
Apro questa mia recensione facendovi una domanda: vi è mai capitato di acquistare un disco a scatola chiusa? Arrivare a casa, scartare frettolosamente la confezione, estrarre il magico dischetto, inserirlo nel lettore e schiacciare play, sapendo a grandi linee quello che può aspettarvi ma senza alcuna sicurezza? Non avere letto neanche una recensione, ma essersi fidati di quel logo così fottutamente cattivo, essersi fatti ispirare dalla bella copertina. Partono le prime note e sono esattamente le note che avresti voluto sentire in quel momento: un sound dannatamente heavy, chitarroni compressi e potenti come uno schiacciasassi, linee di basso originali e coprotagoniste della “scena”, un drumming che definire perfetto pare poco...e a quel punto ti lasci andare e ti godi la “tua” musica, senti che calza a pennello come il tuo miglior paio di jeans che hai nell'armadio. Vi giuro che è esattamente la sensazione che ho avuto ascoltando questo lavoro, che ho ascoltato esclusivamente come release digitale, senza avere materialmente il cd tra le mani. Questi 4 ragazzi francesi danno vita ad un EP di 7 tracce più 3 bonus tracks strumentali (sono 3 pezzi del cd “regolare” senza la parte vocale), che da letteralmente la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di spessore assoluto. Uno spettacolo di disco. Troppo entusiasmo? No, non sono il tipo. Troppa enfasi? No, non fa per me. Allora? Tanta, tanta, tanta bella musica. Suonata bene, con una maestria che sembra appartenere solo ai gruppi “big” del genere, con un tiro pazzesco e che non smetterete di voler riascoltare; il thrash/death qui proposto rispetta per la maggior parte i canoni “standard”, ma niente pare come già sentito o scontato. Belle aperture melodiche si alternano a momenti di violenza sonora vera e propria, il growling è perfetto e rende i testi comprensibili all'ascolto, i pezzi si sviluppano su un minutaggio medio (4-5 minuti) il che giova all'economia del lavoro nella sua interezza. Compatto, quadrato, preciso, solido e chi più ne ha più ne metta, questo lavoro riesce a guadagnarsi complimenti a tutto spiano; se proprio devo muovere un appunto (ma nulla di più...), lo faccio riguardo alla poco comprensibile scelta, secondo me, di presentare non delle vere e proprie tracce strumentali ma bensì le stesse canzoni già presenti nella tracklist, modificate solo nel mixaggio e prive del cantato; cosa che alla fine fa apprezzare ancora di più la performance strumentale dei vari membri. Mi trovo in difficoltà nel dover segnalare delle tracce meritevoli di nota, in quanto l'asticella del livello qualitativo è spostata decisamente verso l'alto, ma le mie preferite in assoluto sono “Essence of Bitterness”, “Despised Decline” (TOP!!!),”Lies, Cries, Died”. Una prova maiuscola di un gruppo del quale, spero, sentiremo parlare presto; troppo bello questo materiale per rimanere sotterrato nei meandri del metal odierno. Personalmente, fino ad ora, uno dei Top Album del 2013, anche messo a confronto con lavori di nomi che hanno decine di album alle spalle. Chiudo la recensione con un'altra domanda: potranno diventare tra i grandi del Thrash/Death melodico? Secondo me, gli Evilness, lo sono già. Grandi. (Claudio Catena)