Interviews

sabato 13 luglio 2013

Somnus Aeternus - On the Shores of Oblivion

#PER CHI AMA: Death Doom, Paradise Lost, Lake of Tears, Katatonia
Questo album licenziato dalla Solitude Productions nel 2012, è il primo atto di questa band proveniente dalla Repubblica Ceca e fondatasi nel 2007. Buona la grafica del cd anche se poco originale, poi per quanto riguarda la musica, la band si propone con un buon gothic dalle influenze doom e qualcosina di death. Quello che rende più interessante l'intero lavoro è la sua sonorità molto moderata e per così dire tanto rock e poco metal, una qualità che mette in risalto il lato melodico dell'intero album così carico di atmosfere buie e tortuose ma che non rinuncia mai a mettere in mostra una certa vena malinconico/romantica di sicura presa. Potremmo definire a grandi linee l'insieme dei brani un giusto mix tra i vecchi Paradise lost e la malinconia evoluta dei moderni Katatonia o Lake of Tears, anche se qui troviamo una voce potente e gutturale che contrasta in maniera positiva l'uso delle tastiere che sovrasta leggermente il resto della band. Da una parte l'uso esponenziale del piano rende tutto più decadente e romantico dall'altra però toglie potenza e forza alle ritmiche che a nostro avviso dovrebbero risaltare di più, infatti la band dà il meglio di se nei brani più decisi e tutto sembra essere più centrato e consono al loro stile (ascoltate "Purgatorium" e "Divine Void" - la nostra preferita). L'ensamble gira a pieno e si sente la buona intesa, il lavoro è decisamente pensato e riflettuto ma ribadiamo che il sound andrebbe un po' irrobustito per renderlo ancora più pesante e oscuro. L'ombra dei Katatonia e il sound rock oriented dei Lake of Tears è onnipresente in giusta misura e la costruzione dei brani è interessante e originale seppur logicamente consona al genere di riferimento. I Somnus Aeternus hanno costruito una cattedrale di suoni e ritmiche molto qualificata, stabile e credibile, ora non resta che consolidarla e renderla impenetrabile con qualche piccolo ritocco sonoro. Un lavoro pregevolissimo che scivola velocemente sul nostro lettore e si lascia ascoltare a più riprese coinvolgendoci completamente. Se avesse una spinta in più verso il nero sarebbe al top delle sue possibilità! Una band da tener d'occhio, un gothic rock ricco e molto interessante pieno di slanci in avanti per un futuro molto prospero. Da ascoltare. (Bob Stoner)

(Solitude Productions)
Voto: 70

http://somnusaeternus.bandcamp.com/music