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lunedì 29 aprile 2013

Regarde Les Hommes Tomber - Regarde Les Hommes Tomber

#PER CHI AMA: Post Black, Addaura, Wolves in the Throne Room, Cult of Luna
Da non confondere col film omonimo “Regarde les Hommes Tomber” del 1994, tratto dal romanzo “Triangle” di Teri White, la band è l’ennesima new sensation proveniente dal suolo transalpino. Il suono di un tamburo è il preludio che apre il debut di questo misterioso quintetto di Nantes, un lavoro all’insegna di sonorità assai contaminate. Neppure ce ne fosse bisogno è già l’intro a sottolinearmi lo stile dei nostri, che come impatto iniziale, ricorda vagamente l’oscurità mortifera dei Neurosis. E qualcosa di inquietante si cela sotto la cenere, ne sono certo, lo percepisco. “Wanderer of Eternity” ne è la conferma: la proposta dei nostri è un’apocalittica visione del mondo al collasso, uno spaccato di una società decadente, fotografato da un sound borderline tra post/sludge (Cult of Luna style) e il black metal. Nelle melmose sabbie mobili si nasconde una bestia mostruosa che sinuosa striscia come il peggiore dei serpenti. Le chitarre rotolano pesanti, affiancate dai vocalizzi arcigni di U.W. “Ov Flames, Flesh and Sins” ha un’atmosfera pesantissima, l’aria si fa irrespirabile, le nubi si addensano minacciose. Le sonorità malsane dei RLHT sono inquietanti, con ritmi sempre apparentemente sotto controllo; ridondanti nel loro incedere, alla fine hanno un meraviglioso effetto frastornante, acuito dalla efferatezza di una fuga post black. Ecco che i lineamenti della bestia si fanno più nitidi e riesco a vederla di fronte a me: la testa è quella dei Neurosis, ma poi ecco emergere il corpo e la sua spaventosa forma che incarna quella dei Wolves in the Throne Room che si esplica in ritmiche funeste, e “Sweet Thoughts and Visions” ne è la prova. L’inquietudine della title track prepara il terreno a quello che mi aspetto sia il tremebondo finale. Mi faccio trovare pronto a vedere la morte in faccia, ma “A Thousand Years of Servitude” prima, e la conclusiva “The Fall” non mostrano ancora pienamente gli artigli dei nostri. Sembrano incompiute, pur comunque offrendo ottimi spunti di un post black che sta crescendo sempre più, fa proseliti nelle masse e presto annienterà questa schifosa società. Dannatamente oscuri. (Francesco Scarci)

(Ladlo Productions)
Voto: 70

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