Interviews

lunedì 11 marzo 2013

Nuclear Strikes - Megastorm Eyes

#PER CHI AMA: Heavy Rock, Lee Aaron, Doro, Wasp, Riot
La band in questione arriva dalla Malesia ed è distribuita in via digitale dall' etichetta indipendente italiana Heart of Steel. Uscito nel 2012 questo EP è composto di sei tracce per un totale di 32 minuti ed il cd fisico è presente e distribuito solo per il mercato malese (info cd: madratts@yahoo.com). I Nuclear Strikes ci presentano un buon album di heavy rock intenso e veloce, figlio di band come Wasp o Riot, o Judas Priest per melodie e dinamiche ma con la particolarità di essere molto vicini sia come look che come sound all'hair metal di metà anni '80 come dichiara il loro press kit. Altra particolarità e sorpresa è che alla voce non troviamo un muscoloso cantante dai lunghi capelli vaporosi ma una fanciulla dall'accattivante aspetto, molto rock e dalla voce spettacolare, un'ugola d'oro da gustarsi ascolto dopo ascolto che unisce epicità e stile ad un'estensione che a volte sembra richiamare la Skin (vedi Skunk Anansie) dei primi album. Certo il genere è molto diverso dalla band di Skin e soci, ma bisogna ammettere che il fascino retrò di questa musica nata una decade prima dell'avvenuta degli Skunk Anansie ai più sembrerà ostile ma ascoltare album così oggi, ci fa capire che in giro per il mondo ci sono bands tutto sudore e grinta che suonano un heavy metal naturale senza comprimere o pompare i suoni all'inverosimile e senza affidare ad un computer l'intero esito di un album. Basti ascoltare la terza traccia dove gli spettri di “Close my Eyes Forever” della coppia Ozzy/Lita Ford riemergono con la sentita interpretazione della vocalist Steelgirl Ladyana che svolge un ottimo lavoro e risulta senza togliere onore all'intera band l'attrazione migliore del disco. La musica è compatta e ordinata, melodica e sporca al punto giusto, così tornano alla mente i Ratt, gli Scorpions e mille altri nomi dell'epoca. Un modo di fare rock sanguigno e credibile, buoni gli stacchi e il tiro della batteria e spuntano anche assoli di vaga reminiscenza iron maideniana e arpeggi degni di nota. Aggiungete una spruzzatina della migliore Lee Aaron, un tocco di Doro e avrete la pozione magica che i Nuclear Strikes vogliono farci avere per darci quel po’ di carica in più. Ci si accorgerà ben presto che questa band rivisita in maniera molto originale un genere che ha fatto storia e che indiscutibilmente questo EP per gli amanti del genere è molto appetibile! (Bob Stoner)

(Heart of Steel)
Voto: 80

http://nuclearstrikes.webs.com