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giovedì 22 novembre 2012

Old Pagan - This is Saarland Black Metal

#PER CHI AMA: Black, Avsky, Gorgoroth, Mysticum
Gli Old Pagan sono tedeschi e arrivano dallo stato federale di Germania denominato “Saarland”, sono attivi dal 1997 e hanno dato alle stampe numerose pubblicazioni, tra cui due full lenght, tre demo, quattro EP e due split cd. Questo lavoro è l’EP del 2011, predecessore di un altro EP, dal titolo “My Black Witch”, uscito a supporto del secondo full lenght dal titolo “Battlecruiser Old Pagan”. Come suggerisce la copertina e il nome della band, siamo di fronte ad una black metal band violenta e senza compromessi, che rispecchia tutti i canoni del genere della prima ondata, con suoni e ritmi tiratissimi, screaming forsennati ed una lucida freddezza di esecuzione. Non si spostano mai dal tema conduttore e tutte le quattro tracce si lanciano dritte all'inferno allo stesso modo. La velocità la fa da padrona sulla melodia e la voce, onnipresente, si presenta eccessivamente sopra le righe anche per un uso improprio a parer nostro di effetti echo e riverbero in quantità industriale, fin dal primo brano, che infonde una strana e non troppo indicata forma psichedelica al tutto. Se aggiungiamo il suono di una batteria veramente ben suonata, ma dai suoni inconcepibilmente spenti ed evanescenti, sommata ad innesti di suoni indefiniti che sembrano provenire da Marte (non riusciamo a dare un'altra spiegazione!), ci si accorge con rammarico, che qualcosa è sfuggito di mano alla band. In generale il combo si presenta preparato e con le carte a posto, per proporre delle buone cose, ma devono concentrarsi sulla qualità di registrazione e il mixaggio. Le idee ci sono, ma risultano male direzionate, le canzoni con scie di rozii all'inizio o alla fine del brano, non danno l'effetto (crediamo!?!) voluto del Low-Fi e il fatto di inserire un suono stile “marranzanu siciliano” (o scacciapensieri) ad un volume a dir poco fastidioso, in una buona e veloce composizione tipicamente black, non vuol dire essere innovativi e tantomeno originali! Il pezzo strumentale posto in chiusura, conferma le nostre teorie, con una buona melodia epica, ma una batteria spaventosamente spenta e inconcludente. Chiudiamo nella speranza che il full lenght uscito dopo questo lavoro, abbia raddrizzato un po' il timone degli “Old Pagan”, perchè offrirebbero veramente delle buone composizioni, ma così esposte rischiano veramente di cadere nell'oblio eterno. (Bob Stoner)

(Self) 
Voto 55