Interviews

mercoledì 12 settembre 2012

When Nothing Remains - As All Torn Asunder

#PER CHI AMA: Death Doom, My Dying Bride, Draconian
Speravo decisamente in un’estate più solare e più allegra, poi ovviamente ha messo il suo zampino la Solitude Productions ed ecco catapultarmi nelle atmosfere plumbee ed autunnali tipiche delle band prodotte dalla label russa. Anche quest’oggi quindi una bella dose, formato famiglia, di death doom nella vena più romantica, quella della scuola svedese, con i Draconian maggiore fonte d’ispirazione e proprio come i godz appena citati, dalla Svezia arrivano anche questi When Nothing Remains, che presentano tra le proprie fila ex membri di The Cold Existence ed Algaion, affiancati da Johan Ericson dei già citati Draconian, alle clean vocals. Quindi facile aspettarsi sonorità doom dalla presa facile, complici splendide melodie sin dall’iniziale “Embrace Her Pain”, costituita da suoni maestosi, epici, malinconici, sorretti da una potentissima ritmica che trova i suoi momenti di quiete in drammatiche aperture pianistiche. “The Sorrow Within” trae ispirazione invece dalla scuola britannica, My Dying Bride in testa: suoni privi assolutamente di solarità, lenti, seducenti, con le growling vocals a tener banco e ad emozionarmi per la loro capacità di conferire grande pathos alla proposta dei nostri. Eccellente, pur non inventando nulla di nuovo. Ancora un altro pezzo dai contenuti brillanti si rivela “A Portrait of the Dying”, fluido, dinamico, raffinato ed estremamente melodico, con quel tocco gotico che dà modo a “As All Torn Asunder” di prendere le distanze dalle altre release firmate Solitude Productions. Fino a metà album, la band avrebbe meritato sicuramente un’ottima votazione, poi, nella seconda metà della release, ecco venir meno le iniziali parti vincenti, aumentare le scopiazzature dalle altre band del rooster Solitude Productions, mancare un po’ di verve e personalità e veder quindi spegnersi ogni tipo di velleità dei nostri, con un album che perde dinamismo e rischia di scadere nel già troppo sentito. Un vero peccato, perché “As All Torn Asunder” rischiava di essere una bomba. Rimandati a pienissimi voti. (Francesco Scarci)

(Solitude Productions)
Voto: 70