Interviews

giovedì 1 settembre 2011

Tristania - Rubicon

#PER CHI AMA: Gothic, Alternative
Che dire, ricevere il nuovo album dei Tristania direttamente dalle mani del Franz mi ha acceso la libido non poco. Premessa, "Widow's Weeds", "Beyond the Veil" e "World of Glass" sono i tre album dei Tristania che ho ascoltato con piacere quando il Gothic mi prendeva particolarmente. I successivi "Ashes" ed "Illumination" li considero "non classificati", quindi immaginate la mia ansia nell'inserire questo "Rubicon" e ascoltarlo... Poteva essere il loro riscatto! Infatti, poteva... Tralasciando storia e passato dei Tristania su cui non mi soffermo, apriamo quindi una discussione su questa ultima release. L'arrivo della nuova vocalist sarda, Mariangela Demurtas, alza il livello estetico della band ma non porta un gran giovamento alla qualità. Con questo non dico che canti male ma di voci femminili valide ce ne sono una marea, ma per distinguersi dalla massa bisogna sempre avere quel qualcosa che gli altri non hanno. E lì non è che si può fare tanto, o c'è o non c'è. Generalmente la voce è abbastanza carica di effetti, quindi è difficile capire se le doti siano tutte naturali oppure no. Nel contesto è tuttavia azzeccata. Comunque, parliamo delle canzoni. Abbiamo undici tracce tutte molto veloci, ben bilanciate tra chitarre distorte e acustiche, uso di cori e seconda voce maschile. L'aria che si coglie ascoltando l' album non è quella della ricerca di novità a tutti i costi, sembra che i musicisti si siano messi a fare del loro meglio in sala prove e ne sia uscito un discreto prodotto. Certo, quando ti firmi Tristania, i vecchi fan sospirano pensando a certe canzoni. In "The Passing" ho apprezzato il fraseggio di violino, non i classici archi sintetizzati ma un buon vecchio violino struggente, come quelli dei suonatori di strada. Valevole, forse perchè il concept richiama i Within Temptation e vecchi Nightwish, come altre tracce. "Illumination", l'ultima traccia di Rubicon è l'unica ballata del lavoro ma manca di sostanza perchè nessun strumento crea una linea melodica meritevole di tale definizione. Quattro note e alternanze di suoni puliti e distorti possono andare per un gruppo di livello inferiore ma non è questo il caso. Sarà che il Gothic non lo ascolto più, ma forse è proprio perchè non trovo più gruppi che lo suonano bene, sta di fatto che tolgo questo cd dal lettore e vado verso nuovi orizzonti, alla ricerca del suono perfetto... (Michele Montanari)

(Napalm Records)
Voto: 55