Interviews

giovedì 17 marzo 2011

Nicht - PART 1 Catalepsy Sinks


Da Parigi ecco arrivare sulla mia scrivania un mcd alquanto interessante, che fin dalla prima traccia “Out of Reach” (a parte l’intro), mi ha scaraventato indietro di quasi quindici anni, quando uscì il sorprendente debutto dei tedeschi Evereve. Certo non siamo ai livelli disumani di quell’album, ma il piglio fantasioso della band transalpina, mi ha da subito conquistato. Il sound proposto dal trio guidato da Iggy Sharpe alle voci, ci presenta un death gothic intriso da oscure tinte darkeggianti, sulla scia dei paladini norvegesi Tristania: il riffing pur risultando ancora un po’ impreciso, si rivelerà alla fine assai piacevole, buona la prova di Iggy alla voce, che denota una grande ecletticità e disinvoltura nel passare da un growling, sempre estremamente chiaro a interessanti cleaning vocals, un po’ meno le female vocals di Sombr I Yahn, che denotano invece una scarsa personalità. Nella successiva “Last Breath”, il livello qualitativo dei nostri subisce una forte impennata: intro affidata ad una chitarra acustica, linee ritmiche assai melodiche ma mai marcatamente ruffiane, le vocals che viaggiano su invisibili binari di cleaning e growling, con quest’ultima che finisce per prendere sempre brillantemente il sopravvento; bridge centrale, in cui Iggy sembra una versione poco più aggressiva di Bon Jovi (!?!), con tonnellate di emozioni incanalate nel flusso vibrante di chitarre malinconiche, sofferenti e prive di speranza. E proprio alla ricerca di speranza si procede con la quarta “Hope”, aperta da sussurri disperati ed eteree vocals femminili fino allo scrosciante growling di Iggy e all’impetuoso attacco ritmico (al limite del black), che rendono questa la mia traccia preferita di questo scoppiettante debutto, capace ancora di rendersi portatrice di soffuse luci autunnali anche nei successivi brani. I Nicht non saranno dei fenomeni a livello tecnico, tuttavia il loro gusto per ambientazioni decadenti, atmosfere cariche di tensione (ascoltate l’intermezzo “Room 19” per avere un’idea) e song ricche di un suggestivo groove, fanno di questo EP un buon punto di partenza per una band che esiste solo dal 2009. In bocca al lupo quindi, non vedo l’ora di scoprire il vostro full lenght! (Francesco Scarci)

(Lugga Music)
Voto: 75