Interviews

domenica 3 ottobre 2010

Re123+ - Magi


Immaginate di trovarvi in una sbiadita stazione ferroviaria del secolo scorso. Siete soli. Il silenzio che vi avvolge minaccia di far esplodere la vostra mente. Sentite finalmente un rumore. E’ un incedere lento di ferraglia che mai esce dalla nebbia. Ecco descritto il primo brano, che martella per fagocitarvi tra le ritmiche incessanti, ritmiche mal definite, che affannose tentano di vincere, senza riuscirvi, la ruggine strumentale. Ascolto ideale se volete dedicarvi alle arti evocative in cui è necessario alienare il pensiero cosciente dall’inconscio. Procediamo con la seconda traccia: la meta questa volta è una alcova dai colori esotici. Le sonorità evocano le geometrie descritte da una danzatrice del ventre in una ascesa sensoriale con il brano che si conclude con un tragico risveglio in cui piombano chitarre ululanti contrapposte agli esordi morbidi dei tamburi. Consigliato l’ascolto a personalità scisse alla dottor Jekyll e mister Hyde. La terza ed ultima traccia chiude l’album con evocazioni gitane, dalla melodia circolare, ridondante, che come un mantra, ipnotizza se ascoltata in cuffia e tedia in diffusione. Consigliato l’ascolto a chi vuole compiere un viaggio psichico a basso costo. La musica di questa band biellorussa Re123+ si rivela come un profondo atto di meditazione, intelligentemente accompagnato dalle citazioni de “L’Isola del Giorno Prima” di Umberto Eco. Suggestivi! (Silvia Comencini)

(BadMoodMan Music)
voto: 70